Padre Flavio Ubodi - «La Madonna di Civitavecchia»: Introduzione

«LA MADONNA DI CIVITAVECCHIA»
Introduzione dell'Autore

A Civitavecchia la Madonna si è manifestata, ma la portata di tale manifestazione non è stata ancora resa nota nella sua interezza.
Nel 2005, in occasione del decimo anniversario della lacrimazione di sangue della Madonnina di Civitavecchia, è stato curato un Dossier per ricordare quell’evento sotto diversi punti di vista. N’è scaturito un lavoro interessante che consegna alla memoria dei fedeli quanto oggettivamente è avvenuto, indipendentemente da un riconoscimento ufficiale della Chiesa.
L’evento è impressionante e ha come testimoni centrali una bambina di neanche sei anni e un vescovo non di facile suggestione, perciò merita tutta l’attenzione possibile. Di questi due testimoni nessuno può fare a meno, neppure un’eventuale indagine dei vertici della Chiesa.
Ma a Civitavecchia le realtà da prendere in considerazione sono tre: la lacrimazione di sangue di una prima statuina, la trasudazione di balsamo odoroso di una seconda statuina, apparizioni e messaggi.
Nel Dossier è stato dato quasi esclusivo risalto alla lacrimazione di sangue e solo occasionalmente si parla di altri fenomeni. Nelle pagine che seguono riprenderemo il discorso sulla statuina che ha lacrimato sangue, ma ci soffermeremo in maniera più dettagliata sugli altri fenomeni, poiché non sono stati ancora presi in considerazione, con l’eccezione del giornalista Riccardo Caniato che, in risposta alla sua devozione per la Vergine, ha condotto un’inchiesta privata confluita in un corposo volume denso di fatti e di spunti di meditazione [cfr R. Caniato, La Madonna si fa la strada. Civitavecchia, nel tempo di Maria].
Siccome questi fatti esistono, riteniamo opportuno metterli in evidenza. Riteniamo che sia giusto parlarne, sia perché le trasudazioni di balsamo odoroso sono state viste da migliaia di persone e documentate con telecamere, e sia perché, su altro fronte, i messaggi riguardano tutta l’umanità: pertanto è bene sapere che cosa dobbiamo fare, che cosa la Madonna ci chiede.
L’evento di Civitavecchia non è un fatto isolato, ma s’inserisce in un piano ben preciso di Dio il quale vuole salvare la Chiesa e l’umanità attraverso Maria. La Madonna lo dice chiaramente: «Il mio compito è di sottrarre tutti i miei figli a Satana e riportarli alla perfetta glorificazione della Santissima Trinità» (messaggio del 25 agosto 1995).
Il nostro atteggiamento deve essere quello delle folle che andavano da Giovanni Battista e gli chiedevano: «Che cosa dobbiamo fare?» (Lc 3, 10). Questa è la cosa più importante: la Madonna si è manifestata; noi che cosa dobbiamo fare? Non possiamo rimanere solo sul piano della curiosità o dell’emotività momentanea, ma dobbiamo accogliere il richiamo della Madre e viverlo seriamente.

Padre Flavio Ubodi

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