Segreto di Maria Kraljice Mira

La comunità fondata nel 1988 da Tomislav Vlasic, OFM, aveva riunito nel 1989 il meglio della gioventù di Medjugorje per una vita religiosa esigente (n° 8, 12-13 e 50-54; 9, 41-44; 10, 74-75; 11, 62-63; 12, 52-55; 13, 64-68; 14, 61-63). Ma la comunità aveva subìto strani attacchi destabilizzanti. Né la fede né la morale erano diminuite, ma l'impopolarità di uno dei suoi membri (una veggente) aveva finito con il distruggere la comunità.
Tomislav Vlasic non si è scoraggiato. Dopo oltre un anno di attesa umile e tenace, ha rifondato la comunità su basi più solide, con solo alcuni dei membri iniziali, dandole il nome di Kraljice Mira (Regina della Pace).
Questa sembra la volta buona. Il programma è sempre molto intenso e la comunità registra talmente tante nuove vocazioni, dovute allo stimolo "prepotente" di Tomislav sui giovani italiani, che si impone una selezione.

Le comunità di Kraljice Mira cominciano a moltiplicarsi.
Oltre a Lama dei Peligni, luogo di fondazione, un'altra comunità di una ventina di membri è sorta a Medjugorje. Recentemente è stata posta la prima pietra di un grande convento sul Podbrdo, vicino ad un boschetto. Il convento, che avrà la forma della lettera greca Tau, è dotato di una sorta di anfiteatro naturale per le grandi riunioni all'aperto, perché questa comunità svolgerà un ruolo nel quadro dell'animazione del pellegrinaggio. In attesa che la costruzione del convento sia ultimata, la comunità risiede molto discretamente nel grande edificio situato a 200 metri dalla chiesa in cui Tomislav si era ritirato dopo il fallimento della prima comunità.
Una terza comunità è stata fondata a Penne, nella diocesi di Pescara, il cui vescovo è estremamente favorevole a Medjugorje. Mentre scriviamo, la comunità è giunta a una quindicina di membri. Una quarta è sorta a Rotondo, in provincia di Ancona.
Tomislav non sfugge alle lotte spirituali. Ha ancora dei nemici. Gli è stato rimproverato di gestire la sua comunità, fondata per vivere il messaggio di Medjugorje, secondo gli insegnamenti di Agnès Heupel. Ma egli non ci vede alcuna interferenza, poiché la grazia di Agnès Heupel è nata a Medjugorje (dopo la sua guarigione), come quella di Jelena, perfettamente integrata all'insieme.
Gestisce la fondazione con prudenza. Inizialmente, proponeva semplicemente un misticismo vittimale, in linea con la tradizione delle anime che sposano volontariamente la Croce redentrice del Cristo. Ma c'erano seri rischi. La sua dottrina si è fatta poi più discreta, più sfumata e progressiva, tenuto conto delle pressioni e dei pericoli che questa visione profonda, ma rischiosa, può comportare. Tomislav l'ha trasmessa assumendo sempre come punto di partenza l'amore, come abbandono alla Misericordia di Dio, in modo che convergesse con quella di Teresa di Lisieux, che fu uno dei modelli più ammirevoli di tale spiritualità.
Tomislav ha appena pubblicato un libro, contenente le sue direttive alla Comunità, sotto forma di nove "lettere" che vanno dalla Quaresima 1992 alla Quaresima 1995 [Eucaristia vivente. Lettere alle anime offerte, 12, Penne, convento francescano, settembre 1995).
Vi si riconosce chiaramente il messaggio di Medjugorje, spinto sino al limite delle sue esigenze, e ciò fin dalle prime pagine del libro.
Il mistero gaudioso della Buona Novella annunciata dalle apparizioni sulla collina di Podbrdo: appello alla santità, invito ad unirsi con lo Spirito Santo per la consacrazione totale, frutto della sua grazia e della sua forza creatrice.
Il mistero della Croce, indicato così chiaramente a Medjugorje, sulla collina di Krizevac dove Ivan ed il suo gruppo di preghiera vengono a vivere questo mistero ogni venerdì sera, fra le 21 e le 22.30. È un invito a spingersi fino al culmine dell'appello di Gesù: "Colui che vuole seguirmi, rinunci a se stesso, porti la sua croce e mi segua", reso attuale dal messaggio di Nostra Signora nel mondo di oggi: Sacrificate le vostre esistenze per la Salvezza del mondo (messaggio della Gospa, 25 febbraio 1988, citato da Tomislav, ibid., p.7).
La sofferenza è stata il cammino della redenzione, è stata il cammino della maternità di Maria, assieme alle sofferenze del Cristo crocifisso che, nel momento del doloroso compimento della Salvezza, l'ha resa madre del discepolo, conferendole "una nuova maternità" (p. 10: in cui Tomislav cita Giovanni Paolo II, Salvifici dolori, 11 febbraio 1984, n° 26]. Con il Papa, Tomislav richiama la "natura creatrice della sofferenza" (n° 24), "che può divenire fonte di pace interiore e di gioia spirituale" (n° 26). La sofferenza non può essere accolta e "trasformata tramite uno sforzo esteriore, ma tramite una grazia interiore", tramite l'amore che accoglie, trasfigura e divinizza la vita attraverso i misteri contrastati del Vangelo: gaudioso, doloroso e glorioso.
È proprio il messaggio di Medjugorje, interpretato alla luce del Vangelo e del magistero di Giovanni Paolo II (della sua profonda esperienza moderna della sofferenza), che Tomislav fa vivere a tanti giovani di diverse nazionalità. Le vocazioni giungono copiose alla sua porta.
La comunità accoglie, circa ogni sei mesi, un nuovo gruppo di candidati: il prossimo nell'autunno 1996. Una trentina di persone è in attesa.
D'altro canto, le prediche ed i ritiri di Tomislav hanno prodotto la costituzione di una cinquantina di confraternite, formate da laici, che condividono questo spiritualismo. Alcuni frati di Kraljice Mira seguono queste comunità. L'associazione Eucaristia vivente risponde ai bisogni di queste confraternite: editoria di libri e cassette, organizzazione dei considerevoli seminari ed incontri animati da Tomislav.
La comunità Kraljice Mira è ufficialmente riconosciuta come Associazione di fedeli dai vescovi di Pescara e Fabriano (Fax 0872/916215 - Tel. 0872/91242) e viene diretta da Tomislav Vlasic, che resta francescano (OFM), integrato nella provincia dell'Abruzzo.
Tomislav ce l'ha fatta, ma ha rischiato molto. Questo grande ispiratore spirituale ha nemici potenti in terra e all'inferno. Ha dato prova di saper superare gli ostacoli e soddisfare le mille esigenze di un'istituzione.

Libro stampato nel novembre 1996 dalle Grafiche Dipro, Roncade (TV)
ISBN 88-7282-211-4

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