Mistero Medjugorje: la vera ragione della Sua venuta? Un tentativo di riflessione«Ha messo la nozione dell'eternità nel loro cuore, senza però che gli uomini possano capire l'opera compiuta da Dio dal principio alla fine.» (Eccl 3, 11)«Del Signore è la terra e quanto contiene, l'universo e i suoi abitanti.» (S 23, 1)
«Esultate, dunque, o cieli, e voi che abitate in essi...» (Ap 12,12)

"Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati, in un istante, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba; suonerà infatti la tromba e i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati." (1Cor 15,51)

Nel messaggio del 25 giugno 1991 la Madonna diceva: "Pregate, Dio vi aiuterà a scoprire la vera ragione della mia venuta. Perciò, figlioli, pregate e leggete la Sacra Scrittura perché, attraverso la mia venuta, possiate scoprire nella Sacra Scrittura il messaggio che è per voi." Lo ripete due mesi dopo: "Vi invito a comprendere l'importanza della mia venuta e la serietà della situazione." E ancora il 25 luglio 1995: "Cari figli, anche oggi vi invito alla preghiera perché solamente nella preghiera potrete capire la mia venuta qui."
Se dunque è necessario un certo impegno ("pregate, pregate e leggete") per capirla, significa che essa non è semplice. Da una parte riconosce che le sue lunghissime apparizioni non sono facili da comprendere, d'altro canto afferma che con l'aiuto di Dio, nella Sacra Scrittura, è possibile scoprirne la ragione e la serietà del momento attuale.
Certamente è venuta ad invitarci alla conversione e desidera portare tutti in cielo ("Desidero che ognuno di voi sia felice qui sulla terra e che ognuno di voi sia con me in Cielo. Questo è, cari figli, lo scopo della mia venuta qui." - 25.5.1987). Ma annuncia anche cambiamenti drammatici.
Infatti è un "messaggio senza precedenti nella storia (4.4.1985). Un invito al mondo alla conversione per l'ultima volta. Non apparirò più sulla terra, rivela il 2.5.1982. Parole gravi, imploranti, drammatiche..." (R. Laurentin) -
La Madre di Dio ha sparso i suoi preziosi richiami in tutte le parti del mondo, sia che si tratti di grandi fatti come Medjugorje, noti a tutti, sia che si tratti di piccole luci sparse, utili a chiamare ancora e insistentemente i suoi figli. A mali estremi, estremi rimedi; le apparizioni sono migliaia. Perché stupirsi? Siamo alla sera del mondo, la luce vera cala sempre di più e la Vergine intensifica le sue visite. Il Cielo, volendo raggiungere più persone possibili, moltiplica le sue fonti di luce soprannaturale, come fari nella notte spirituale più nera dell'umanità. Le varie rivelazioni si possono paragonare ad un mosaico le cui tessere – le più importanti sono quelle di Medjugorje – formano un unico grande disegno di salvezza che si va sempre più chiarendo mano a mano che altre luci si aggiungono. Viste troppo da vicino, le tessere di un mosaico appaiono sassetti pieni di imperfezioni, ma alla giusta distanza concorrono alle grandi linee e mostrano il disegno complessivo. I veggenti non sono infallibili.
«La fede è certa, garantita personalmente da Dio. I carismi sono fallibili perché sono il dono di Dio nella fragilità umana. Non ho dubbi sull'autenticità della grazia ricevuta a Medjugorje dai veggenti, dalla parrocchia e da alcune migliaia di pellegrini che si sono convertiti profondamente. Questo però non garantisce tutti i dettagli delle predizioni e delle premonizioni, sui quali i veggenti si sono già sbagliati per qualche particolare, come del resto è successo ad alcuni santi, anche canonizzati.» - (René Laurentin, "Breve storia delle apparizioni di Maria a Medjugorje" - Ed. Queriniana)

Medjugorje non è un santuario qualunque, è stato definito "l'avvenimento del secolo".
Senza pretendere di esaurire l'argomento, cerchiamo di ricapitolare i punti principali della vicenda, per tentare di capire qualcosa del vero motivo per cui la Madonna è venuta sulla terra e si è manifestata in modo così straordinario. Nella teologia cristiana il mistero trascende i processi conoscitivi e intuitivi dell’uomo; non è una astrazione concettuale, non sottolinea anzitutto ciò che è oscuro o inaccessibile, è un dono trascendente e imprevedibile di Dio, ma anche altrettanto storico e concreto. Tali sono anche apparizioni e rivelazioni speciali: portano nuova luce, aumentano la conoscenza, sebbene l'insondabile mistero di Dio rimanga.

I primi messaggi
Le cose si capiscono meglio quando si conoscono gli inizi. I primi messaggi – che il sito ufficiale non riporta – sono i più importanti, quelli che hanno mosso milioni di pellegrini:
"Sono venuta a chiamare il mondo alla conversione per l'ultima volta. In seguito non apparirò più sulla terra. [2.5.82] - Con gli eventi che si preparano e che sono vicini, sarà tolto (distrutto) a Satana il potere che ancora detiene... Io sono qui a Medjugorje. Ho scelto i miei messaggeri per annunciare al mondo la lieta notizia, per liberare questo mondo dalla valle del peccato, odio, guerre, lotte ed altri peccati. [7.2.85] ...pregate perché in tutto il mondo venga il regno dell'amore. Pregate affinché quanto prima regni un tempo di pace che il mio cuore attende con impazienza... [25.6.95] - Con voi desidero rinnovare la preghiera e invitarvi al digiuno da offrire a Gesù per la venuta di un nuovo tempo, un tempo di primavera. [25.10.00] - La pace del mondo è in crisi; diventate fratelli fra voi, aumentate la preghiera e il digiuno per essere salvati. [30.11.83] - Affrettate la vostra conversione. Non aspettate il segno annunciato. Per i non credenti sarà troppo tardi per convertirsi... Pregherò mio Figlio di non punire il mondo ma, vi supplico, convertitevi! Non potete immaginare ciò che accadrà né ciò che il Padre eterno invierà sulla terra. Per questo convertitevi! Rinunciate a tutto, fate penitenza. [24.6.83] - La sciagura avverrà se il mondo non si convertirà. Chiamate il mondo alla conversione. Tutto dipende dalla vostra conversione. [15.12.83]"
[15.08.85, a Mirjana] "Angelo mio, prega per i non credenti. La gente si strapperà i capelli, il fratello supplicherà il fratello, maledirà la sua vita passata, vissuta senza Dio. Si pentiranno, ma sarà troppo tardi. Ora è il tempo della conversione, dopo che sono passati quattro anni da quando vi esorto. Pregate per loro. Invitate tutti a recitare il rosario."
[25.10.85, a Mirjana] "Apparendo, la santa Vergine mi ha salutato, dicendo: Sia lodato Gesù. Poi ha parlato dei non credenti:
– Sono miei figli. Soffro per loro. Non sanno cosa li aspetta. Dovete pregare di più per loro.
Abbiamo pregato con lei per i deboli, per gli infelici, per gli abbandonati. Dopo la preghiera, ci ha benedetto. Poi mi ha fatto vedere, come in un film, la realizzazione del primo segreto. La terra era desolata, lo sconvolgimento di una regione del mondo. Io ho pianto.
– Perché così presto? ho chiesto.
– Nel mondo ci sono troppi peccati. Che fare se non mi aiuti? Ricordatevi che io vi amo.
– Come può Dio avere il cuore così duro?
– Dio non ha il cuore duro. Guardati attorno e vedi cosa fanno gli uomini, e allora non dirai più che Dio ha il cuore duro.
– Quanti sono quelli che vengono in chiesa come nella casa di Dio, con rispetto, con una fede solida e l'amor di Dio? Molto pochi. Questo è un tempo di grazia e di conversione. Bisogna sfruttarlo bene.
Padre Pero Ljubicic è stato scelto da Mirjana per rivelare al mondo i primi tre ammonimenti, tre giorni prima dell'avvenimento."
(Fonte: "Messaggio e pedagogia di Maria a Medjugorje", R. Laurentin - R. Lejeune, Queriniana 1988, ISBN 88-399-1753-5)
Vedi anche: Lettera di P. Tomislav al Papa.

"Si pentiranno, ma sarà troppo tardi."
Non è chiaro cosa accadrà a quelli che, pur pentiti, arriveranno in ritardo. Notoriamente non c'è colpa personale per quanto grave, che non possa essere perdonata se esiste sincero pentimento. Perché ora vien detto che il pentimento non sarà più sufficiente?
Oltre al sacramento della Confessione, anche all'ultimo istante della vita uno può invocare il Nome del Signore e salvarsi; ma dopo la morte la Chiesa insegna che non è più possibile pentirsi, meritare, e si va incontro al Giudizio particolare. Così recita il Catechismo al paragrafo 1021: "La morte pone fine alla vita dell'uomo come tempo aperto all'accoglienza o al rifiuto della grazia divina apparsa in Cristo". Esattamente il senso dell'accorato appello della Vergine: "Questo, è il tempo di Grazia!" (rintracciato 25 volte, con la chiave di ricerca tempo di grazia). Significa perciò che dobbiamo morire tutti?
Non sembra, anzi la Madonna parla chiaramente di un "tempo nuovo" che ci attende, dopo la sospensone del potere di Satana: "Pregate perché in tutto il mondo venga il regno dell'amore". Il 25 agosto 1991 inoltre afferma: "Vi invito alla rinuncia durante nove giorni, affinché con il vostro aiuto sia realizzato tutto quello che voglio compiere attraverso i segreti che ho iniziato a Fatima" e notoriamente, il misterioso epilogo del messaggio di Fatima è la vittoria (Trionfo) del suo Cuore Immacolato. "Desidero che insieme, per mezzo dell'amore, i nostri cuori trionfino. Desidero che attraverso questo trionfo vediate la vera verità, la vera via, la vera vita. Desidero che possiate vedere mio Figlio..." (18 marzo 2007)
Dunque perché "sarà troppo tardi"? Questo sembra presupporre che si verifichi un evento eccezionale, finale.
Ritorneremo più avanti, tentando di abbozzare una conclusione.
I segreti affidati ai veggenti
Per non appesantire questa riflessione si rinvia a testi noti, dichiarazioni, libri, interviste, che si sono moltiplicate in questi 40 anni. Vedere anche l'intervista a P. Pero Ljubicic del 2008 (alla fine del video).


Satana e il mysterium iniquitatis
I preti ne parlano poco o niente, invece la Madonna lo nomina nei suoi messaggi oltre 100 volte. Soprattutto afferma solennemente: "Con gli eventi che si preparano e che sono vicini, sarà tolto a Satana il potere che ancora detiene." Non si finirà di riflettere sulla portata e la gravità di tale affermazione!
Quando mai è stata annunciata una cosa simile? L'umanità sperimenta il potere di Satana da milioni di anni e ora ci viene detto che tutto questo finirà presto! Come sarà la condizione umana dopo tale grandioso evento? Il messaggio di Medjugorje diffonde nuove dottrine? In contrasto con la Rivelazione pubblica? E' indispensabile pertanto trovare una corrispondenza fra un così importante e centrale messaggio di Medjugorje e la Parola di Dio. Deve assolutamente esserci un passo della Sacra Scrittura dove questo evento sia già prefigurato. Fortunatamente esiste:
"Vidi poi un angelo che scendeva dal cielo con la chiave dell'Abisso e una gran catena in mano. Afferrò il dragone, il serpente antico – cioè il diavolo, satana – e lo incatenò per mille anni; lo gettò nell'Abisso, ve lo rinchiuse e ne sigillò la porta sopra di lui, perché non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni... Beati e santi coloro che rendono parte alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la seconda morte, ma saranno sacerdoti di Dio e del Cristo e regneranno con lui per mille anni." (Ap 20, 1-6)
Dunque è la Vergine stessa che ci guida a leggere quel misterioso passo dell'Apocalisse del capitolo 20. E' come se dicesse: – Ecco voi siete qui, vicini agli avvenimenti qui descritti. Infatti questo è l'unico punto in tutta la Bibbia in cui si legge che "il potere di Satana viene tolto".
"La venuta del Regno di Dio è la sconfitta del regno di Satana..." (CCC 550), le due cose sono collegate.
Chi può togliere il potere a Satana? Solo Cristo naturalmente, e l'avvenimento infatti è descritto immediatamente prima, al capitolo 19:

LO STERMINIO DELLE NAZIONI PAGANE
Il primo combattimento escatologico

"Poi vidi il cielo aperto, ed ecco un cavallo bianco; colui che lo cavalcava si chiamava "Fedele" e "Verace": egli giudica e combatte con giustizia. I suoi occhi sono come una fiamma di fuoco, ha sul suo capo molti diademi; porta scritto un nome che nessuno conosce all'infuori di lui. E' avvolto in un mantello intriso di sangue e il suo nome è Verbo di Dio. Gli eserciti del cielo lo seguono su cavalli bianchi, vestiti di lino bianco e puro. Dalla bocca gli esce una spada affilata per colpire con essa le genti. Egli le governerà con scettro di ferro e pigerà nel tino il vino dell'ira furiosa del Dio onnipotente. Un nome porta scritto sul mantello e sul femore: Re dei re e Signore dei signori. Vidi poi un angelo, ritto sul sole, che gridava a gran voce a tutti gli uccelli che volano in mezzo al cielo: "Venite, radunatevi al grande banchetto di Dio. Mangiate le carni dei re, le carni dei capitani, le carni degli eroi, le carni dei cavalli e dei cavalieri e le carni di tutti gli uomini, liberi e schiavi, piccoli e grandi".
Vidi allora la bestia e i re della terra con i loro eserciti radunati per muover guerra contro colui che era seduto sul cavallo e contro il suo esercito. Ma la bestia fu catturata e con essa il falso profeta che alla sua presenza aveva operato quei portenti con i quali aveva sedotto quanti avevano ricevuto il marchio della bestia e ne avevano adorato la statua. Ambedue furono gettati vivi nello stagno di fuoco, ardente di zolfo. Tutti gli altri furono uccisi dalla spada che usciva di bocca al Cavaliere; e tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni."
(Ap 19, 11-21)
(Bibbia di Gerusalemme, CEI 1967, titolo e sottotitolo sono nel testo originale, grassetto ovviamente nostro)
Una prima deduzione: a Medjugorje la Madonna annuncia implicitamente una prossima venuta di Cristo
In realtà, Mirjana, alla fine del 1985, ne aveva parlato in maniera esplicita quando disse: "Questo periodo è il periodo delle grazie, quando si danno molte grazie, è il periodo della conversione. Viene un secondo periodo di una purificazione molto dolorosa per tutta l'umanità e alla fine l'incontro con Gesù Cristo, dopo il segno visibile" (altro riferimento - ribadito in altra occasione). Stupefacente affermazione, contenuta nel "libro rosso" degli amici di Milano di Via Nirone, pubblicato in decine di migliaia di copie e tradotto in varie lingue. Nessuno ha mai smentito, nessuno ha fatto obiezioni.
Non basterebbe già questo a illuminare di luce radiosa "la vera ragione" della Sua venuta a Medjugorje e del suo accorato appello al mondo? Questo inoltre spiegherebbe il fatto che "sono le ultime apparizioni sulla terra": nel "Regno di Dio" verosimilmente non sarebbero più necessarie.
Tale annuncio risuona inoltre in moltissime altre apparizioni attualmente in corso nel mondo. Una citazione per tutte, autorevole e chiara, la troviamo negli eventi di Civitavecchia. Vedi anche le concordanti affermazioni di Mirjana riportate da un altro sacerdote. Anche a Don Stefano Gobbi la Vergine avrebbe parlato della seconda venuta di Cristo, distinta da quella finale.

Suggestive parole di Giovanni Paolo II
"Quanti operano agli avamposti della Chiesa sono come le sentinelle sulle mura della Città di Dio, alle quali noi chiediamo: Sentinella quanto resta della notte? ricevendo la risposta: Senti? Le tue sentinelle alzano la voce, insieme gridano di gioia, perché vedono con i loro occhi il ritorno del Signore in Sion. La loro testimonianza generosa in ogni angolo della terra annuncia che, in prossimità del terzo millennio della Redenzione, Dio sta preparando una grande primavera cristiana, di cui già si intravede l'inizio" (messaggio di GPII del 23.5.99 in vista della GMM). Mirabile la libera associazione: infatti le "sentinelle" (Is 21,11) rispondono in realtà evasivamente, è il Papa che mette loro in bocca una risposta presa trenta capitoli più in là!( Is 52,8). Non anticipava forse GPII le parole che la Vergine dirà l'anno successivo?: "Con voi desidero rinnovare la preghiera e invitarvi al digiuno da offrire a Gesù per la venuta di un nuovo tempo, un tempo di primavera." [25.10.2000]
"In prossimità del terzo millennio": anno più, anno meno, si intende. Mirjana disse, nel lontano ottobre 1985, che gli avvenimenti erano "imminenti". Ci avevo creduto alla lettera. Mi brucia ancora :-)
Altro accenno profetico di Giovanni Paolo II: "Il Dio della pace sia con noi, qui in Canada e ovunque. Possano giustizia e pace baciarsi ancora una volta alla fine del secondo millennio che ci prepara alla venuta di Cristo, in gloria. Amen." (GPII a Edmonton, Canada, L'Osservatore Romano N. 216, del 19.9.1984)


... e di Bendetto XVI
"L’ultimo libro del Nuovo Testamento, l’Apocalisse, si chiude con questa preghiera: “Signore, vieni!”. Possiamo pregare anche noi così? Mi sembra che per noi oggi, nella nostra vita, nel nostro mondo, sia difficile pregare sinceramente perché perisca questo mondo, perché venga la nuova Gerusalemme, perché venga il giudizio ultimo e il giudice, Cristo. Penso che se sinceramente non osiamo pregare così per molti motivi, tuttavia in un modo giusto e corretto anche noi possiamo dire, con la prima cristianità: “Vieni, Signore Gesù!”. Certo, non vogliamo che adesso venga la fine del mondo. Ma, d’altra parte, vogliamo anche che finisca questo mondo ingiusto. Vogliamo anche noi che il mondo sia fondamentalmente cambiato, che incominci la civiltà dell’amore, che arrivi un mondo di giustizia, di pace, senza violenza, senza fame. Tutto questo vogliamo: e come potrebbe succedere senza la presenza di Cristo? Senza la presenza di Cristo non arriverà mai un mondo realmente giusto e rinnovato. E anche se in un altro modo, totalmente e in profondità, possiamo e dobbiamo dire anche noi, con grande urgenza e nelle circostanze del nostro tempo: Vieni, Signore! Vieni nel tuo modo, nei modi che tu conosci."
(Udienza generale del mercoledì, 12 novembre 2008)

S. Faustina Kowalska
"Prima di venire come Giudice giusto, vengo come Re di misericordia. Prima che giunga il giorno della giustizia, sarà dato agli uomini questo segno in cielo: si spegnerà ogni luce in cielo e ci sarà una grande oscurità su tutta la terra. Allora apparirà in cielo il segno della Croce e dai fori, dove furono inchiodati i piedi e le mani del Salvatore, usciranno grandi luci che per qualche tempo illumineranno la terra. Ciò avverrà poco tempo prima dell'ultimo giorno." (Quaderno N. 1, 35)
"Ad un tratto vidi la Madonna che mi disse... tu devi parlare al mondo della sua grande misericordia e preparare il mondo alla sua seconda venuta. Egli verrà non come Salvatore misericordioso ma come Giudice Giusto. Oh quel giorno sarà tremendo! E' stato stabilito il giorno della giustizia, il giorno dell'ira di Dio davanti al quale tremano gli angeli." (Quaderno N. 2, 91). "Preparerai il mondo alla mia ultima venuta". (Quaderno N. 5, 179)
"Una volta che pregavo per la Polonia, udii queste parole: - Amo la Polonia in modo particolare e, se ubbidirà al mio volere, l'innalzerò in potenza e santità. Da essa uscirà la scintilla che preparerà il mondo alla mia ultima venuta". (Quaderno N. 6, 93)
("Diario di S. Faustina Kowalska" - Libreria Editrice Vaticana, 1992)

Parusia e Giudizo Universale
La questione teologica della coincidenza o meno fra il ritorno di Cristo e il Giudizio Universale – pochi lo sanno – è aperta e non risolta.
In dubiis libertas*, nel senso di libertà di riflettere, studiare, là dove un preciso pronunciamento del Magistero manca; ma se un cristiano normale con un minimo di sensus fidei legge gli ultimi capitoli dell'Apocalisse, ritorno di Cristo e Giudizio Universale sembrano due eventi distinti.

Vedere ad esempio i titoli e sottotitoli tratti dalla Bibbia di Gerusalemme (CEI 1967):
- LO STERMINIO DELLE NAZIONI PAGANE
- Il primo combattimento escatologico  (Ap 19, 11 e seg.)
- Il regno dei mille anni   (Ap 20, 1-6)
- Secondo combattimento escatologico   (Ap. 20, 9)
- Il giudizio delle nazioni   (Ap 20, 11 e seg.)
- LA GERUSALEMME FUTURA   (Ap 21)

Per grandi linee la sequenza degli eventi sembra la seguente: alla sua venuta il Signore giudica e separa i viventi sulla Terra in quel momento, toglie il potere a Satana e inaugura un periodo di pace (i famosi "mille anni"). Segue il "ritorno" di Satana e il Giudizio Universale come riepilogo di tutta la storia, dalla caduta degli angeli, dal peccato originale, per tutte le generazioni, per ogni creatura, per tutto l'Universo.
Per scansare la solita noiosa accusa di millenarismo diciamo subito che non ci interessa sapere adesso come sarà quel periodo, come si vivrà in quel "tempo nuovo". Ci affidiamo alla sapienza di Dio. Neanche il Catechismo lo sa: "Ignoriamo il tempo in cui avranno fine la terra e l'umanità, e non sappiamo il modo in cui sarà trasformato l'universo." (CCC 1048)


Siamo alla "fine del mondo"?
Sì e no, dipende da come si intende:
– no, se si intende la fine della storia della salvezza. La Madonna non parla mai di fine, né a Medjugorje, né in tante altre apparizioni in corso nel mondo. Dice di non avere paura... "perché io sono con voi anche quando pensate che non esiste via d'uscita e che satana regna. Io vi porto la pace..." (25.7.88) - "Chi prega non ha paura del futuro. Figlioli non dimenticate: Io sono con voi e vi amo..." (25.6.00) Infatti annuncia un "tempo nuovo", come effetto della vittoria del suo Cuore Immacolato, avendo lei stessa citato espressamente Fatima (nel mess. del 25 agosto 1991).
– sì, se si intende la fine del periodo di milioni di anni nel quale l'umanità ha sperimentato l'amara caduta e il potere di Satana in tutta la sua forza: la fine di una fase del mondo che conosciamo.

L'ultimo commento di P. Slavko prima di "partire
"Ecco una grande intenzione o progetto che il Signore ha affidato a Maria: aiutare il mondo a rinnovarsi perché vengano veramente nuovi tempi, tempi di pace e, diciamo, anche tempi messianici... Vogliamo anche continuare a pregare lo Spirito Santo perché questo rinnovamento si compia e perché questo nuovo tempo possa venire... Fa che possiamo esserti di aiuto con la nostra conversione, affinché il tempo che vuoi darci venga. Che venga il tuo Regno, Regno di pace e di amore. Così sia. Il Signore vi benedica: Padre, Figlio e Spirito Santo. Amen." (testo completo)
Dunque sembra che il ritorno del Signore sia vicino. Vicino quanto? Non sappiamo, ma se Mirjana ha capito giusto, "dopo il Segno di sarà l'incontro con Cristo", non manca molto.

S. Paolo sul ritorno di Cristo
“Il Signore stesso, ad un ordine, alla voce dell'arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; quindi noi i vivi, i superstiti, saremo rapiti insieme con loro sulle nubi, per andare incontro al Signore nell'aria, e così saremo sempre con il Signore” (1 Ts 4,16-17).
Notare l'avverbio sempre, che significa confermazione in Grazia, salvezza definitiva; concetto che tornerà utile nelle considerazioni finali.
Al passivo, "saremo rapiti"; chi farà tale felice operazione per conto di Dio? Gli angeli naturalmente: "Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell'uomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria. Egli manderà i suoi angeli con una grande tromba e raduneranno tutti i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all'altro dei cieli." (Mt 24, 30) "Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati, in un istante, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba; suonerà infatti la tromba e i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati." (1 Cor 15, 51-52) - Lo crede vicino anche Kiko Argüello!

Gli angeli
S. Agostino spiega che la parola angelo ne definisce la missione e non la natura. Della natura degli "angeli" (=inviati), del loro aspetto, come si presenteranno, sappiamo ben poco (vedi CCC 329).
"Nell'Antico Testamento il vocabolo mal'ak, in ebraico messaggero, tradotto in greco come anghelos (donde il nostro angelo) risuona nell'Antico Testamento ben 215 volte e diventa persino il nome (o lo pseudonimo) di un profeta, Malachia, che in ebraico significa angelo del Signore" (Gianfranco Ravasi).
A Tobia jr. si accompagna per un lungo viaggio l'Arcangelo Raffaele, che svelerà solo alla fine la sua vera identità.
In 2Maccabei 3, 24, a Eliodoro, introdottosi nella camera del tesoro, appaiono "due giovani dotati di gran forza, splendidi di bellezza e con vesti meravigliose" che lo riempiono di botte lasciandolo mezzo morto e poi, dopo la intercessione del sommo sacerdote Onia, gli appaiono di nuovo annunciandogli la revoca del castigo divino. Più avanti, al cap. 10 (29) Giuda Maccabeo viene soccorso da angeli apparsi improvvisamente, che combattono con armi che fanno venire in mente qualcosa di simile a raggi laser: "...cinque uomini splendidi su cavalli dalle briglie d'oro... presero in mezzo il Maccabeo e, riparandolo con le loro armature, lo rendevano invulnerabile; contro gli avversari invece scagliavano dardi e folgori ed essi, confusi e accecati, si dispersero in preda al disordine." E non manca neppure una vera e propria squadriglia angelica composta da "cavalieri che correvano per l'aria con auree vesti, armati di lance roteanti e di spade sguainate" (2 Maccabei 5, 2).
Ad Abramo, presso le querce di Mamre, gli inviati si presentano con belle sembianze, decisamente umane, tant'è che i due che vanno poi da Lot, rischiano di essere sodomizzati dagli omosessuali del posto e, quando stanno per essere sopraffatti, li neutralizzano con un lampo accecante (Gen 19,11).
Scena da guerre stellari.

Sulle nubi del cielo
Una cosa è certa, che la parola "nube" di cui parla spesso la Scrittura (circa 170 volte con la chiave di ricerca "nube" e "nubi") identifica delle teofanie e non fenomeni atmosferici. Per rendersene conto basta scorrere i libri Esodo e Numeri per capire che, quello che videro gli ebrei, era uno spettacolo impressionante, grandioso, unico e indimenticabile, che tramanderanno fedelmente nei secoli (notare che il termine "Signore" è polisemico, spesso sta per "l'angelo del Signore").
"Il Signore marciava alla loro testa di giorno con una colonna di nube, per guidarli sulla via da percorrere, e di notte con una colonna di fuoco per far loro luce, così che potessero viaggiare giorno e notte. Di giorno la colonna di nube non si ritirava mai dalla vista del popolo, né la colonna di fuoco durante la notte." (Es. 4, 21-22)
L'angelo di Dio, che precedeva l'accampamento d'Israele, cambiò posto e passò indietro. Anche la colonna di nube si mosse e dal davanti passò indietro. Venne così a trovarsi tra l'accampamento degli Egiziani e quello d'Israele. Ora la nube era tenebrosa per gli uni, mentre per gli altri illuminava la notte; così gli uni non poterono avvicinarsi agli altri durante tutta la notte. (Es 14, 19-20) - Vedere qui raccolte tutte le citazioni da Esodo e Numeri.

Elia rapito sul "carro di fuoco"
"Quegli soggiunse: «Sei stato esigente nel domandare. Tuttavia, se mi vedrai quando sarò rapito lontano da te, ciò ti sarà concesso; in caso contrario non ti sarà concesso». Mentre camminavano conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elia salì nel turbine verso il cielo." (2 Re, 10-11)
Il redattore del testo usa la semantica che ha sotto mano e per definire un veicolo semovente non trova di meglio che chiamarlo "carro"; essendo poi luminoso usa la prima fonte familiare di luce rossastra che conosce e lo definisce "di fuoco". Se fosse vissuto ora lo chiamerebbe tranquillamente un luminoso oggetto volante.
E magari, tenetevi forte, "non identificato".

Il Libro di Ezechiele
Si apre con la grande visione avuta mentre si trovava sul fiume Kebar. Anche qui la descrizione è condizionata dalla semantica non tecnologica degli autori:
"Tra quegli esseri si vedevano come carboni ardenti simili a torce che si muovevano in mezzo a loro. Il fuoco risplendeva e dal fuoco si sprigionavano bagliori. Gli esseri andavano e venivano come un baleno. Io guardavo quegli esseri ed ecco sul terreno una ruota al loro fianco, di tutti e quattro. Le ruote avevano l'aspetto e la struttura come di topazio e tutt'e quattro la medesima forma, il loro aspetto e la loro struttura era come di ruota in mezzo a un'altra ruota. Potevano muoversi in quattro direzioni, senza aver bisogno di voltare nel muoversi [forma di disco, ndr]. La loro circonferenza era assai grande e i cerchi di tutt'e quattro erano pieni di occhi [classici oblò? ndr] tutt'intorno. Quando quegli esseri viventi si muovevano, anche le ruote si muovevano accanto a loro e, quando gli esseri si alzavano da terra, anche le ruote si alzavano. Dovunque lo spirito le avesse spinte, le ruote andavano e ugualmente si alzavano, perché lo spirito dell'essere vivente era nelle ruote. Quando essi si muovevano, esse si muovevano; quando essi si fermavano, esse si fermavano e, quando essi si alzavano da terra, anche le ruote ugualmente si alzavano, perché lo spirito dell'essere vivente era nelle ruote." (Ez 1, 13-21)
"Ezechiele contemplò una visione di gloria, che Dio gli mostrò sul carro dei cherubini." (Sir 49, 8)
Se fosse vissuto al nostro tempo avrebbe detto "dischi volanti". E lo avrebbero bollato come visionario "contattista", della serie incontri ravvicinati del terzo tipo.
Ciò che vedeva si riscontra anche in una visione dell'Apostolo Giovanni al quale, molto verosimilmente, vennero mostrate scene di guerre future: per definire i rombanti velivoli da guerra, irti di mitragliatrici e missili, non trovò di meglio che chiamarli "locuste dal torace di ferro" (2) (3) (4).
E' chiaro perciò che le "nubi" sulle quali "saremo rapiti" saranno tutto fuorché cirri, cumuli o nembi. Saranno invece espressione concreta e sperimentabile della potenza di Dio, che manderà i suoi inviati (ἄγγελος, ánghelos, angeli) a prenderci. Tali "nubi" saranno con grande probabilità simili a quelle avvistate dagli ebrei in Egitto, o da Ezechiele, o da Eliseo. Non è detto che ci saremo anche noi, ma si può sempre sperare. Tutti i giorni a Messa (solo dal Concilio Vat. II in poi!) la Chiesa ci invita alla "beata speranza" nell'attesa della sua venuta.

New Age. Cos'è esattamente.
Rinvio al documento preciso ed esauriente del sito vaticano.

Gog e Magog, chi era costui?
Al capitolo 20 dell'Apocalisse (vv 1-10) si legge:
"Vidi poi un angelo che scendeva dal cielo con la chiave dell'Abisso e una gran catena in mano. Afferrò il dragone, il serpente antico - cioè il diavolo, satana - e lo incatenò per mille anni; lo gettò nell'Abisso, ve lo rinchiuse e ne sigillò la porta sopra di lui, perché non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni. Dopo questi dovrà essere sciolto per un po' di tempo. Poi vidi alcuni troni e a quelli che vi si sedettero fu dato il potere di giudicare. Vidi anche le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non ne avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano. Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni; gli altri morti invece non tornarono in vita fino al compimento dei mille anni. Questa è la prima risurrezione. Beati e santi coloro che rendono parte alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la seconda morte, ma saranno sacerdoti di Dio e del Cristo e regneranno con lui per mille anni. Quando i mille anni saranno compiuti, satana verrà liberato dal suo carcere e uscirà per sedurre le nazioni ai quattro punti della terra, Gog e Magòg, per adunarli per la guerra: il loro numero sarà come la sabbia del mare. Marciarono su tutta la superficie della terra e cinsero d'assedio l'accampamento dei santi e la città diletta. Ma un fuoco scese dal cielo e li divorò. E il diavolo, che li aveva sedotti, fu gettato nello stagno di fuoco e zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta: saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli."
"Il loro numero sarà come la sabbia del mare!"
- Chi sono costoro? Dal contesto dovrebbero essere solo "gli altri morti [che] invece non tornarono in vita fino al compimento dei mille anni."
Notare che cingono d'assedio, ma senza sucesso, infatti subito un fuoco scese dal cielo e li divorò. La città diletta dunque rimane intatta. E chi abita nella città diletta? Quelli che prendono parte alla prima risurrezione e sui quali non ha potere la seconda morte, ma saranno sacerdoti di Dio e del Cristo e regneranno con lui per mille anni.
La cosa rimane molto misteriosa e "chi vivrà vedrà".
Se riuscite dunque a passare fuori da questa valle di lacrime portati via sulle "nubi del cielo" – non formalizzatevi se avessero l'aspetto di dischi – potrete infine stare tranquilli e tenervi stretto il sassolino bianco col vostro nuovo nome (cfr Ap 2, 17).
Satana, quando agirà per l'ultimissima volta, non corromperà più nessuno di coloro che sono stati confermati in Grazia.

(revisione 23 aprile 2024)
* Gog e Magog erano leggendarie popolazioni dell'Asia centrale, citate nella tradizione biblica e poi in quella coranica, quali genti selvagge e sanguinarie, fonte di incombente e terribile minaccia.

Il Magistero non si esprime sui controversi capitoli 19 e 20 dell'Apocalisse e c'è libertà di studio. P. Martino Penasa, francescano del convento del Santo di Padova, autore di studi sul tema, aveva interrogato su questo problema il Card. Ratzinger, all'epoca Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ed aveva ricevuto la risposta che la questione è aperta alla libera discussione "giacché la S. Sede non si è ancora pronunciata in modo definitivo".

Come va letta la Bibbia? Il modo giusto è quello indicato dai documenti magisteriali, non quello dei moderni teologi razionalisti che sono arrivati a negare persino la Resurrezione e a trattare tutto come simbolismi e mitologie della mezzaluna fertile.

Dei Verbum - Intervento di BXVI al Sinodo dei vescovi (19-10-2008)
L'Osservatore Romano sul pianeta Terra come"pecorella smarrita"
Gesù a Maria Valtorta su vita in altri pianeti

Interessanti concordanze con vari messaggi carismatici.

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