Da: xxxx@alice.it> Data: 08 febbraio 2010 17.33.08 GMT+01.00
Oggetto: due pesi e due misure

Carissimi di Medjugorje Bolzano,
Domenica 7 febbraio in prima mattinata, ho ascoltato a Radiomaria una catechesi di Padre Livio, appassionata e vibrante come suo solito.
Pubblicizzando un suo libro, parlava del primato della retta coscienza nell'uomo, di come essa sia il "primo Vicario di Cristo in Terra" come molto felicemente aveva sintetizzato in un suo scritto il cardinale Newman e insegnava che quando un cristiano, (ma pure ogni uomo di qualunque confessione) sente che la sua coscienza gli palesa il giusto da farsi al cospetto di Dio, è essenziale che egli obbedisca a questa voce senza deflettere, voce che è al di sopra di tutto e di tutti, e deve agire incurante del rischio della perdita dell'onorabilità, del consenso e finanche della vita.
Stigmatizzando le condanne inflitte senza processo anche nella storia della Chiesa, portava ad esempio Tommaso Moro martire per non aver voluto rinnegare i suoi principii di fronte al re d'Inghilterra e Santa Giovanna D'Arco, la quale indotta a dubitare di sé stessa dal prezzolato vescovo inquisitore Cauchon, spalleggiato da numerosi prelati, insinuandole il timore di peccare nel venir meno all' "obbedienza alla Chiesa" che lui rappresentava, le aveva estorto una confessione fasulla, ma grazie alle voci celesti che l'avevano ammonita e istruita, Santa Giovanna D'Arco si era ripresa e con il coraggio più splendido aveva ritrattato per affrontare quel martirio che particolarmente le ripugnava, piuttosto che tradire la voce della sua coscienza che era la Voce di Dio.
Tutto questo mi ha portata a fare un amara considerazione: com' è possibile che la stessa persona sappia fare un'analisi cosi' lucida e profonda di fatti, sentimenti e intenzioni quando si tratta di figure illustri del passato, mentre sia incapace di usare lo stesso criterio per il caso di Padre Tomislav Vlasic e di Stefania Caterina dove invece è stato pronto ad appoggiarne la condanna senza processo nè prove e a mettere pubblicamente "al rogo" due vite consacrate?...
Cosa ha potuto ottundere la sua brillante capacità di giudizio e la Carità, quando sa tenersi cosi' lucido per discernere fatti e vite di personaggi del passato? E' una paradosso che non comprendo, difatti come puo' escludere a priori che padre Tomislav e Stefania Caterina abbiano obbedito e obbediscano alla voce certa della loro coscienza?
Chi puo' erigersi a giudice di coscienze e conoscenze note solo a Dio, facendosi censore implacabile alle orecchie di milioni di ascoltatori con grande responsabilità morale?!
Io penso che un fratello vada comunque ascoltato, aiutato e protetto, specie quando si confronta a fenomeni mistici, non gettato sulla piazza e denudato strappandogli di dosso abito, onorabilità e collaborando a coprirlo di calunnie in un linciaggio colletivo. Trovo sconcertante questi due pesi e due misure.
Molto ci sarebbe d'aggiungere ma mi fermo qui e saro' lieta se qualcuno potrà farmi capire qualcosa.
Un saluto e l'assicurazione della preghiera nel Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria dove tutti troviamo sempre materno rifugio.
Ci conforti la certezza che Gesù, Via Verità e Vita, a tempo debito saprà dare a ciascuno il suo.
Chiara

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Da: "xxxxxx@alice.it> - Data: 27 ottobre 2008 19:17:43 GMT+01:00
Oggetto: A proposito di Stefania Caterina

Mi sono accostata alla lettura del libro " Oltre la grande barriera" in un clima di preghiera e di silenzio interiore. Ho letto e riletto i vari paragrafi e più leggevo più la Luce invadeva la mia anima : adesso la meditazione e la contemplazione della Parola di Dio sono diventate per me e per i miei cari molto più semplici, più avvincenti, più illuminanti. Tanti passi dell'Antico e del nuovo Testamento che  non ci risultavano del tutto chiari, ora sono di una chiarezza e di una semplicità disarmanti... Non resta che dire "Grazie" dal profondo del cuore a Dio per la Sua infinita misericordia nei nostri confronti, per quanto Egli vuole rivelarci attraverso i suoi "piccoli", docili e coraggiosi strumenti al fine di rendere più agevole il nostro cammino di santità... Santità che tutti noi in quanto battezzati siamo obbligati a conseguire
Lo scatenarsi di un avverso chiasso mediatico, tanti lanci di fango non fanno che avvalorare in noi la convinzione che tali rivelazioni vengono  da Dio. Se le reazioni fossero all'unanimità plaudenti e benevole... in tal caso ci sarebbe davvero da dubitare fortemente sulla autenticità divina di quanto Stefania Caterina ha scritto.
Vorrei solo esprimere una constatazione: salta subito all'occhio l'atteggiamento del tutto antievangelico del P. Fanzaga e del P. Dermine, che sono chiamati a fornire ben altri esempi... "Lingua loquitur ex abundantia cordis" dice la S. Scrittura ... Le loro parole intrise di livore rivelano senza possibilità di equivoci la condizione del loro intimo... I religiosi sono forse esentati dall'esercizio della carità cristiana?... Noi siamo tenuti a pregare per loro perchè la Luce dello Spirito Santo diradi le loro tenebre.
Da semplice cristiana mi viene spontaneo operare un confronto: da una parte ci sono tutte le parole trasudanti rancore, superbia intellettuale, maldicenza camuffata dalla volontà di far chiarezza, tutte le calunnie infamanti espresse dai religiosi suddetti e dall'altra noto la dignità, l'umiltà, la serenità frutti tutte dell'Amore che regna nel  suo cuore manifestate nelle risposte di Stefania Caterina...
Permettete che io scelga L'AMORE?!...  


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Da: Maria Luisa Boriolo
Data: 25 ottobre 2008 17:23:44 GMT+02:00

Desidero inviarvi copia di quanto ho scritto oggi a Padre Livio
Cordialmente,  Maria Luisa Boriolo
 
L’asserzione “non c’è nessun rapporto fra la Comunità di Fra Tomislav Vlasic e le apparizioni di Medjugorjie” è corretta solo se si specifica: “a Maria Pavlovic Lunetti” e non dicendo: “con la comunità di Medjugorje”.
Questo a dar credito alle dichiarazioni rese per iscritto dalla stessa nel 1988, mentre a generalizzare si afferma una falsità.
Difatti le correlazioni fra i veggenti di Medjugorje e fra Tomislav Vlasic sono incontestabilmente documentate ed i rapporti di amicizia e di stima con alcuni di loro sono continuati fino a poco tempo fa, interrotti solo dalla bufera in corso ma non estinti e le testimonianze su questo sono sicure. Inutile entrare qui nella polemica se la signora Maria Pavlovic Lunetti vent’anni fa abbia mentito o meno, se la sua credibilità oggi sia scossa o no, quello che ha fatto e perchè, lo sanno bene gli interessati e ovviamente la Madonna e mi pare ambito esclusivo della loro coscienza, anche se le ricadute sono state e sono tuttora avvertibili sul popolo di Dio.  L’invito che voglio rivolger adesso ai benpensanti è quello di non aggregarsi al linciaggio morale sollevato incautamente contro padre Tomislav Vlasic da certi confratelli nella fede e nel sacerdozio che di discernimento, prudenza e carità hanno dato un ben misero esempio.
Hanno sollevato una vera ondata demoniaca contro la sua persona e le rivelazioni private contenute nel libro “Oltre la grande bariera” di Stefania Caterina, (religiosa consacrata), essenzialmente per difendere le loro posizioni più che per amore alla Verità, che difatti non è stata ancora nè cercata nè studiata; con che diritto e con quale criterio, ci si chiede, si sono dati l’autorizzazione a parlare di  condanne  senza spazio di replica? … Le sanzioni decretate dalla Congregazione della Santa Sede sono l’apertura ad una indagine e ad una chiarificazione doverosa e necessaria, ma ancora da istruire e non possono essere spacciate come l’equivalente di una condanna bell’e pronta! Dove l’onestà morale e intelletuale?
Dispiace l’accanimento con cui si vede infierire contro il confratello, additato come “l’avversario” da abbattere e da bollare con ogni genere di epiteti e non senza bassezze.
Condannare senza processo è un crimine e ben venga questa indagine canonica se nei termini della legalità e come auspicabile, si sostituirà finalmente al linciaggio vergognoso, dando spazio a quel giudizio equo e veriteiro della Chiesa, al cospetto di Dio, che tutti ci aspettiamo da parte di chi preposto per davvero. Forse il Signore ha permesso questa vergogna perchè i cuori si manifestassero per quel che sono e alla vista di tutti…


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Da: "xxxxxxx@monaco.mc>
Data: 05 ottobre 2008 11:49:14 GMT+02:00
Cc: "lucidellesodo" <edizioni@lucidellesodo.com>

Nel guazzabuglio di voci pro e contro,  voglio inserire anche la mia per una breve considerazione. Disinformare è reggere la coda al Diavolo. Bisogna ragionare colla propria testa e non coi preconcetti di altri, seppure sacerdoti,  seppure da Radio Maria. Il Santo Padre ci insegna: "fede e ragione" altrimenti si rischia il fanatismo. Prima di fare da cassa di risonanza a calunnie smascherabili, leggete il libro "Oltre la grande barriera" e meditatelo nella preghiera colla vostra testa, solo dopo saranno serie le considerazioni.
Stefania Caterina non è una "certa" e neppure una "suor" tantomeno una "mastica" (vero Padre Livio?) ma una persona consacrata con dei doni e va rispettata come ciascuno di noi vuole e deve esserlo, da qui comincia la carità cristiana. Che poi i suoi carismi possano e debbano ricevere un vaglio serio e sereno da parte di chi è veramente preposto nella Chiesa, sarà doverosa Giustizia quando condotto con onestà, ma le insolenze, le irrisioni, lo sprezzo ed e il livore  sono solo un boomerang che ritornerà duramente sulla testa di chi lo lancia.  La storia lo insegna e come mai chi dovrebbe ricordarselo meglio sembra dimenticarlo?