LA TESTIMONIANZA DI UN DISTRIBUTORE

"Eco di Medjugorje", sempre rispettoso e fedele alle ispirazioni del fondatore don Angelo Muti,
che ho conosciuto e stimato.


Da più di 20 anni distribuisco l'Eco a Varese e dovunque vado, per lavoro prima e in pensione ora, e vedere i cattivi e scomposti attacchi di cui è bersaglio da parte di realtà ecclesiali, attacchi che non hanno evidenziato le virtù e la correzione fraterna a cui si ispirano mi ha profondamente amareggiato, non per l'Eco che è - com'è - della Madonna e ci penserà Lei a proteggerlo, ma per i miei fratelli nella fede che con l'acqua che ritengono sporca buttano via anche il bambino vivo, che sporco non è.
Infatti nulla di criticabile è stato scritto e pubblicato in questi anni: solo i messaggi della Madonna con il loro saggio commento, insegnamenti profondi, sintesi rispettose degli interventi del Magistero nella vita della Chiesa e cronache precise e puntuali della presenza della Madonna a Medjugorje e dei frutti che Lei ha fatto maturare.
Anche le relazioni riguardanti il cammino dell'Offerta fatte da padre Tomislav Vlasic in questi anni sono state sempre magistrali, sempre con un registro pastorale, ecclesiale e nell'ortodossia della Chiesa, basta rileggerle con il cuore pulito e senza pregiudizi.
E qui, a proposito del linciaggio a cui è sottoposto padre Tomislav, mi permetto di fare alcune osservazioni che ritengo importanti in questo momento di confusione, osservazioni da considerare seriamente:

1) nel Decreto della Chiesa si parla di "presunte" eresie, quindi da dimostrare, poiché le sanzioni decretate dalla Santa Sede sono l'apertura ad un'indagine e ad una chiarificazione doverosa e necessaria, ma ancora da istruire e non possono essere considerate condanna.
2) Invito a leggere il libro "Maria, alba del terzo millennio" (pag. 292-294), a riguardo del “figlio” che padre Tomislav avrebbe avuto e che è la ragione per cui sul Decreto viene citato "contra sextum", perchè la suora ha dichiarato che le lettere custodite a Mostar presenterebbero calligrafie diverse; mentre proprio la suora stessa il 26 dicembre 1985, a proposito di una di esse, espresse al Vescovo Zanic una ferma protesta: "La lettera inserita nel fascicolo di accusa non è mia ".
3) L'amore alla Verità esige che si rispettino le rivelazioni private di Stefania Caterina contenute nel libro " Oltre la Grande Barriera ".
Conosco Stefania da quasi 20 anni e non ho mai saputo delle rivelazioni che riceveva. Solo in questi 2 o 3 ultimi anni ha reso pubblico il suo rapporto con il Divino; tenere queste "cose" per tanti anni è segno di serietà ed umiltà e se ora le ha pubblicate è perché vuole essere fedele alla Grazia ricevuta, non lasciandosi condizionare dal "si", dal "ma" e dal "no".
4) Quanto a Giuseppe Ferraro, grazie per averci sempre ricordato i messaggi della Regina della Pace, senza filosofie od elucubrazioni teologiche, spingendoci sempre al "primitivo fervore".
Ringrazio il Signore e la Regina della Pace per aver camminato assieme a questi fratelli, ora nella prova, fiduciosi nel giudizio e nella misericordia del Signore. Per Grazia di Dio la Chiesa per discernere si tiene i suoi tempi, però a noi chiede prudenza e carità.

Romano Zangarini