GOCCE DI LUCE

01 07 09 “L’ inferno è vuoto di diavoli, sono tutti sulla terra”
In questo tempo i posti di maggior rilievo, di prestigio, sono occupati dagli adepti di satana. Sui seggi di potere, i capi che governano per lo più gli appartengono, sono suoi, e così la gente dello spettacolo, molta parte della Chiesa. Il suo miraggio è riuscire a salire l’ultimo gradino, dato che tutto è già invasato dalla sua presenza, se ne è fatta sua appartenenza, ed è quello del soglio di Pietro, e riuscirà a salirvi. Quando vi sarà giunto potete ben credere che tutto sarà suo, ogni cosa sotto il suo domino, ma sarà un regno breve. Io tornerò a riprenderMi ciò che è mio, il mio trono sulla terra, che non può essere occupato dal malvagio, e brucerò lui e tutti i suoi adepti, facendoli precipitare agli inferi.

26 01 10 “Io soffio sulla mia Chiesa. Nessuno l’ama come Io l’amo: è mia sposa, ma malata...” “Mia piccola Maria, per la discussione che avete avuto dopo il Cenacolo sullo stato della Chiesa, Io ti dico che è una critica veritiera. La mia Chiesa è malata, è sporca, ripiegata nei compromessi e nella diplomazia. E’ simile ad un bubbone di male infetto, che finirà come ogni male per scoppiare. Ora si ricerca di ricoprire, di nascondere, e di dare un’immagine dimessa, falsa, per mantenere la sua apparenza, per dare una visione d’unità, che non è vissuta all’interno. Io soffio sulla mia Chiesa, nessuno l’ama come Io l’’amo: è mia sposa, ma è malata del cancro del male, che la pervade e la corrode. Io tornerò a liberala, verrò per sanarla. Ora manca l’ultima tappa, l’ultimo tratto di cammino, al soglio di Pietro, del nemico. Quando l’iniquo verrà per sedervisi, Io giungerò a cacciarlo, e a liberare così l’intera mia Chiesa (*).

14 04 10 “Il Santo Padre sa che l’attacco che riceve ora alla Chiesa viene dal nemico”
“Mia piccola Maria, Io entro nel tuo cuore e vedo le creature per cui preghi, quelli che ami, quelle che vorresti aiutare, e su tutte accorro e benedico. Accorro anche verso il Santo Padre, per cui offri la Santa Messa. Egli soffre molto, pur se cerca di celare la sua sofferenza nel sorriso e, nella sua vegliarda età, cerca di porre tutte le energie per corrispondere al meglio al “sì” dato per il Soglio di Pietro. Il Santo Padre sa che l’attacco che riceve ora alla Chiesa viene dal nemico, che cerca di scardinarla, di portarne oscuramento. Questo è solo l’inizio della sua purificazione; ciò che sta vivendo è solo il principio della sua grande persecuzione. Essa viene attaccata di un male del quale è stata colpevole, e ora ne dovrà pagare le responsabilità, non solo per quello inerente nei vari casi della pedofilia, i più eclatanti, ma particolarmente per l’atteggiamento di chiusura, di nascondimento, di non andare a curare, a porre nella Verità e nella Luce i suoi sbagli, l’atteggiamento di chi copre per mantenere solo un’ immagine di santità, che spesso non ha vissuto. Responsabilità di guida, di direzione, perché ciò è derivato dalla mancanza di vita spirituale, dell’insegnamento nei seminari in cui è mancata la preghiera, le ore di adorazione, il culto al Cuore mio e di mia Madre, che si fanno baluardo, difesa, corazza, per il sacerdote agli attacchi del nemico. Responsabilità derivanti agli oltraggi e i sacrilegi all’Eucaristia, per cui così poco si è combattuto, la superficialità alla sua cura, la noncuranza e la freddezza verso di Essa; e poi il disamore e la lontananza all’amore di Maria, che forma e feconda, Lei Madre dei sacerdoti, al Sacerdozio. E così la Chiesa decade, cade nelle sue miserie, nei peccati, nei compromessi, nella voglia di potere, nella connessione al male, che l’oscura.
Da questo stato di malato grave, la purificazione che ne deriva, l’offerta dei Santi, dei miei Santi Sacerdoti, coloro che mi sono rimasti fedeli, del Santo Padre, che si fa offerta e vittima per la Chiesa, sarà di riscatto. Non è per perire, ma per la sua risurrezione, per farsi trasparente, cristallina, verace, benedetta e santa.
Io dirò: “Sei tornata, mia Sposa! Ed Io di nuovo ti sposo, e ti amerò ancor più di ardente amore!”. Amate la Santa Chiesa! Onoratela! Pregate per Essa! Non l’abbandonate nei tempi di oscurità e nel bisogno, nel tempo della battaglia. Essa è la vostra casa, il rifugio del cristiano ove mi trovo, ove Io vivo. Offrite ciò che potete, pregate perché siate tra i miei, suoi figli che l’aiutano a farsi di nuovo bella, pura e santa. Ti benedico”.

22 02 11 “L’iniquo ha per meta il Soglio di Pietro, dato che quasi tutti i troni della terra sono ormai suoi, e per avere potere assoluto”
“Mia piccola Maria, decade la preghiera con le sue cinta di difesa, decade la vita sacramentale e unitiva con Dio, e così crollano i baluardi e le difese dei muri che proteggono e osteggiano il potere di satana che acquista vigore e cerca così di sconquassare i popoli per far sì che si formi il suo esercito, che ha per mira proprio quello di colpire, di occupare e distruggere il Soglio di Pietro. Oggi che ricordate la Cattedra di Pietro, i Santi Pastori della Chiesa, che sono in Cielo, si presentano al trono dell’Altissimo, offrendo l’opera, il sacrificio, i meriti del proprio Papato, che in ogni tempo ha avuto le sue battaglie, le sue persecuzioni, le sue controversie, dato che satana cerca sempre di attaccare; e continua il suo persistente attacco per risiedere sul suo trono. Non sarà possibile il suo trionfo per molto poiché è Soglio irrorato dallo Spirito Santo nel quale vive il lume della Luce di Dio, ove il Pensiero del Creatore dimora sovrano, ove la Verità sovrasta Regina. Mai come in questo periodo storico viene criticata e osteggiata la sua Sapienza, che all’apparenza se ne fa elogio e riverenza, con bei discorsi e applausi, ma in privato c’è molta disobbedienza, pur da alcuni grandi della Chiesa. Il Santo Padre può anche errare nella sua vita personale, ma non ha difetto, né errore nella sua Dottrina poiché in lui parla la Verità di Dio: è Magistero del Pensiero del Signore stesso, che è Verità e Sapienza infinita. Eppure dietro tanto plauso e finta ammirazione c’è il disaccordo ad esso perché si scaglia e si scontra con il pensiero umano, che si corrompe ai suoi desideri.
L’iniquo ha per meta il Soglio di Pietro, dato che quasi tutti i troni della terra sono ormai suoi, e per avere potere assoluto e poter gridare verso il Signore Dio, Colui che è Tre volte Santo, che è la Magnificenza assoluta e incerata, ma creante: “Nazareno, ti ho vinto!”.
L’iniquo giungerà a sedere su questa Santa Cattedra ma non potrà governare per molto; il suo potere sarà breve poiché Soglio che brucia del Fuoco divino: tale a carbone verrà riarso e brucerà su di esso. Eppure, nel suo breve governo, avrà tempo per portare, al suo pensiero oscuro, molti a sé. Giunge, giunge il Fuoco della Spirito, che brucia ogni scoria di falsità e, con esso, l’iniquo e ogni forma di iniquità. Il Soglio di Pietro sarà poi ancor più luminoso, lucente e infuocato delle Vampe dell’Altissimo Signore, che illumina del suo insegnamento non solo la Chiesa Cattolica, ma tutti i popoli della terra. Ti benedico”.

19 05 11 – IV di Pasqua – giovedì
“Celestino abdica, lascia il papato, poiché così umile, mite e buono”
“Mia piccola Maria, Io vedo in te anche le creature più lontane, e su tutte raggiunge il mio sguardo. Stasera voi ricordate San Celestino V, uomo consacrato, e Papa Santo. Sì, Papa santo, nonostante la rinuncia. In Paradiso egli vive nella dignità di questo stato, rivestito dei paramenti sacri e nobili di Pietro, e da Santo. Celestino abdica, lascia il papato, poiché così umile, mite e buono, mentre le autorità dei sacri palazzi spingevano, influenzavano e cercavano in tutti i modi di piegare le sacre Leggi, la Verità di Dio, a scopi umani, approfittando della mitezza di Celestino. Egli lascia il Soglio di Pietro perché ciò non accada, e ne fa offerta a Dio per tutti i suoi giorni, accogliendone le critiche, le persecuzioni, l’incomprensione, la solitudine interiore cocente che vivrà continuamente sino all’ultimo giorno. Celestino ne fa dono perché ne nasca una Chiesa Santa, per far sì che ci sia un cambiamento serio, una conversione che conduca a santità. Da crocifisso accoglie l’isolamento, e non omette parola, lasciando il giudizio al Cielo. Nel Vangelo di stasera Io mi addoloro dei miei che conosco, poiché c’è fra di loro colui che mi tradisce ed è con Me a mangiare, alla mia stessa mensa. E’ il Giuda di allora, e i Giuda di tutti i tempi. I Giuda dei miei Apostoli che ancor oggi sono il mio più grande dolore, che come sacri Ministri mi dissacrano, mi vendono, mi oltraggiano nella Legge divina e nel mangiare il mio Pane Santissimo. Quanti sacerdoti che vivono ormai indifferenti, pigri e nel disamore! Non sono tanto gli assassini, i malfattori, che pur lacerano, scavano il mio Cuore di dolore: sopra di essi si erge la sofferenza del tradimento dei miei Consacrati. Chi viene a Me e si consacra a Dio, viene per servire, per essere mangiato, per dare la sua vita, e non per essere servito né per dominare e prevaricare sugli altri, né per godersi la vita. Cosa fare? Figli miei, perché ci sia il ritorno di essi ci vuole molta preghiera e sacrificio, dato che si è divenuti tali, perché è mancata la preghiera, e con la perdita della preghiera si perde l’umiltà, e satana entra, entra e lega; fa il suo gioco, particolarmente con i miei Ministri. E’ la sua più grande vittoria contro di Me. Ecco i Santi Papi, i Santi Sacerdoti, tutta la Gerarchia Celeste, pregano e benedicono e vogliono posare il loro manto di umiltà, di fedeltà, d’amore di Dio su di essi, ma quanta preghiera, quanta offerta ci vuole perché i miei sacerdoti possano tornare ed accogliere questi doni e farsi benedetti e santi come la preziosità di Celestino V! Ti benedico”.

24 05 11 – V di Pasqua – martedì
“Verrà l’era della pace, ma passerà attraverso la penitenza e la purificazione”
“Mia piccola Maria, non temere! Quando giungeranno quei giorni ti avrò già trovato il rifugio. Io sono il Principe della pace! Sono venuto per portare la mia pace, e sempre vorrei donarla. C’è però bisogno che il cuore voglia riceverla, che apra per accoglierla. Io ancora desidero dare pace, maggiormente la riverserei, ma i più mi rifiutano, mi si oppongono, non vogliono; e la mia pace non li raggiunge. Se la porta non si apre, non si entra.
La mia pace non è quella del mondo, non è divertimento o la stare bene, ma è pace nello Spirito, che allieta e dà pace a tutto ciò che vivete. Perché tanti odi, perché tante guerre, tanta discussione tra i giovani, tante divisioni nelle famiglie?... Non vive più in essi il Principe della Pace, ma l’altro: il principe del mondo che viene e sconquassa e, con il suo male putrido, tutto sporca e avvilisce, divide e corrompe; giunge in ogni settore, in ogni realtà, ...va e contamina con il suo peccato, toccando persino l’innocenza dei bimbi, l’unione nei focolari; porta la ribellione nei cuori, il tormento nelle persone. Non c’è pace.
Quando il nemico avrà ottenuto vittoria sul Soglio di Pietro potrà gridare il suo intero possesso: ogni cosa posta sotto il suo potere malefico; ma giunto a questo traguardo, è giunta anche la sua fine e il suo precipizio. Verrà l’era della pace, ma passerà attraverso la penitenza e la purificazione poiché non è stato ascoltato, a suo tempo, il mio richiamo, non è stata accolta la mia pace, il mio invito d’amore: mi avete scacciato e lasciato piangere fuori della porta, guardando tanta devastazione. Siete voi che avete dato spazio e aperto il cuore, la mente e le mani al nemico; gli avete dato questo potere, scacciando Me, il Signore che vi ama, e ne avete così avuto un raccolto di frutti amari e velenosi.
Io non vorrei questo dolore e questa tribolazione, ma non c’è altra via se non questa della purificazione per far sì che l’uomo torni al bene, torni alla pace. Ricevete voi, figli, la mia pace, fatevi ricettori di essa: ve ne colmo la mente, il cuore, le mani, sicché la portiate ovunque; siate, pur nel piccolo vostro ambiente, suoi operatori. Vi fate lievito di essa perché da voi rinasca un’umanità nuova, un’umanità di pace. Ti benedico”.

20 08 11 – sabato sera XX1 A – “La mia Chiesa non decade poiché è sostenuta dalla Potenza dello Spirito Santo... Non prevarrà il male su di essa!” (*)
“Mia piccola Maria, Io vedo le tue intenzioni e già le curo. Stasera la Parola v’interpella: “Chi sono Io per voi? Chi sono Io per te? Quanto valgo nella tua vita? Quanto posto ho nel tuo cuore?”... A tu per tu, soli con la vostra coscienza, viene data subito la risposta: se vive in voi questo amore primario, oppure quante sono le cose e le persone che mi precedono...!? Solo quando vive questo primario amore voi vi fate pietra, muraglia, Chiesa, che non permette che l’avanzata del nemico possa sovrapporsi e sconfiggere voi e la Chiesa. Il nemico antico, da sempre, mi combatte per distruggere la mia Chiesa e i figli dell’uomo, ed Io mi pongo a difesa. Vi ho dato la Chiesa perché in essa mi incontriate, mi viviate, mi amiate, vi faceste, in questo modo, i miei grandi combattenti che, posti in trincea con Me, vi fate pronti ad allontanare, a sconfiggere l’avanzata del male. La mia Chiesa, formata nella sua fragilità umana, che si corrompe, e dalla melmosa valanga che pone il nemico con i suoi attacchi, non decade poiché è sostenuta dalla Potenza dello Spirito Santo che ha posto dei limiti, sicché non prevarrà il male su di essa, perché è penetrata e irradiata dalla Luce dello Spirito, Luce di Verità e sapienza, Luce che acceca il diavolo; ed è anche sostenuta da tante anime che in tutti i tempi, dono di Dio, vengono al mondo nei miei Santi che vivono della priorità dell’Amore divino, che si pongono pietra su pietra, per formare la difesa a un muro che non potrà essere valicato. Può sembrare che il nemico possa vincere delle battaglie, ma la Chiesa non potrà mai esser vinta e sconfitta, dato che Dio la possiede.
Venite a Me, figli miei,! Rifugiatevi in Me che sono Colui che sempre lo sconfigge; con Me voi ne sarete continuamente vittoriosi; Io vi dono e vi ricolmo di questo Amore che non vi fa scandalizzare delle miserie, degli scandali e degli errori che pur vivono nella Chiesa ma, ritemprati della Grazia del mio Amore, vi fate antidoti che la guariscono e la risanano e la fa vivere. Ti benedico”.

(*) Anche quando la Chiesa avrà prove terribili, come quando verrà l’iniquo, il pastore idolo, che siederà indegnamente sul Soglio di Pietro, ma per poco tempo, la Chiesa sarà più viva che mai, e ciò per la Potenza di Dio e anche per la testimonianza coraggiosa e fedele di tanti che saranno veri testimoni della fede e che saranno pronti a dare anche la vita per essa e per Gesù. E poi il Signore, anche in questo tempo, sono certo che non lascerà la sua Santa Chiesa senza un vero Pastore nascosto, mite, umile e santo, che Lo saprà rappresentare degnamente, anche allora, sulla terra per guidare e consolare i “piccoli del Regno”.

21 08 11 – domenica XXI A ” Se non ci sarà preghiera e penitenza il diavolo avanzerà e potrà porsi anche sul Soglio di Pietro, ma breve sarà il suo governo...”.
“Mia piccola Maria, Io prendo in Me, nel Cuore, le intenzioni che a tempo debito si attueranno, ma già Io me ne prendo cura. Stasera la Parola vi richiama al Santo Padre, e vi chiedo di pregare per il Papa. Pregate poiché la sua posizione è prestigiosa, onorevole, ma di grande responsabilità: porta un fardello gravoso in tempi tanto difficili, e il suo passo si fa lento per la sua età. Pregate perché molta è l’opposizione contro di lui nella Chiesa; il suo Magistero viene ostacolato; egli vorrebbe portarlo alle radici della mia Verità, ma trova lento il cammino per l’opposizione che deve affrontare. Molta è la condanna perché lo si taccia di tradizionalismo, di pensare a ciò che è medievale e superato, mentre egli vuole tornare alle radici della profondità del cristianesimo. Pregate perché abbia Luce, conforto, sostegno, fortezza, per far sì che possa diffonderne il massimo nella sua vocazione: l’espressione della sua santità.
Pregate perché molti sono gli avvoltoi, i corvi, le serpi che vivono all’interno della Chiesa, e vari sono coloro che ambiscono a risiedere sul Trono di Pietro... Il nemico ambisce porre tra i suoi adepti colui che fa il suo gioco e che porterebbe il suo volere di male, colui che mi si oppone e mi è nemico, e vive. Pregate perché le profezie, pur autentiche, sia che vengono per purificare, per penitenza dell’uomo, o per attacco del diavolo per portarne la sua devastazione e il male del suo regno nel mondo, possano esser mitigate, annullate, cambiate con la preghiera e la penitenza. Molto potete...! Se non ci sarà preghiera e penitenza il diavolo avanzerà e potrà porsi anche sul Soglio di Pietro, ma breve sarà il suo governo, dato che è Cattedra di Verità nella quale lo Spirito vive, e brucerà chi vi si siederà indegnamente: colui che è nella menzogna.
Per evitare qualsiasi influenza negativa e nefasta, pur nel breve tempo, Io chiedo di pregare.
Il Santo Padre ha grande responsabilità sulle coscienze degli uomini: la sua parola è guida e luce al mondo, al quale molte creature si attengono, nel quale i Pastori fanno riferimento per guidare le coscienze dei fedeli. Pregate perché la santità del Santo Padre costruisca e si espanda, sia reale e si esprima nella sua massima espansione. Ti benedico”.