COLLOQUIO CON MONSIGNOR FRANIC

Arcivescovo metropolita di Spalato e di Makarska dopo il suo soggiorno del 16/18 dicembre 1984 a Medjugorje durante il viaggio di ritorno a Spalato con padre Slavko Barbaric la sera del 18 dicembre 1984:

Monsignor Franic, arcivescovo di Spalato e di Makarska, 73 anni, è stato, al Concilio Vaticano Il, uno dei più notevoli rappresentanti della minoranza cosiddetta tradizionalista. Egli apparteneva alla Commissione dottrinale della quale io ero uno degli esperti. Egli era visibilmente il preferito del cardinal Ottaviani che gli dava la parola in tutte le circostanze imbarazzanti. Là dove le sue posizioni conservatrici non erano seguite, sulla collegialità o su altri argomenti, il cardinal Ottaviani spesso rinvigoriva la discussione dicendo: - Franic petisti verbam? (Franic, ha chiesto la parola?).
fonteTalvolta si sorrideva poiché in più di una circostanza monsignor Franic non aveva chiesto nulla. Aggiungiamo che egli non era in nessun modo l”uomo del sistema e dava già prova di una grande indipendenza di spirito. Al termine della discussione sulla collegialità, di cui era stato uno degli oppositori, quando monsignor Charue ottenne (a forza di insistere) che si votasse sull'argomento, a generale sorpresa, la votazione fu favorevole al 100% alla collegialità, compreso anche monsignor Franic. A questo punto il cardinal Ottaviani alzò anche lui la mano in segno di adesione dicendo:
- Etiam praeses (anche il Presidente). Monsignor Franic, ex professore di teologia, uomo dottrinalmente molto qualificato nella Conferenza episcopale, è da molti anni Presidente della Commissione dottrinale della Conferenza jugoslava.
Ciò che mi ha molto impressionato in questo uomo di dottrina, è la sua totale apertura a Dio e alle realtà. La duplice scoperta della sua vecchiaia sono lo Spirito Santo e la conversione. Egli si rende conto che lo Spirito Santo non ha avuto abbastanza posto nella Chiesa. Egli incoraggia e dirige con impegno i movimenti di preghiera a cui egli stesso prende parte e, come lui stesso dice in questo incontro, mette in discussione se stesso davanti al Signore, davanti ai suoi sacerdoti e davanti agli uomini.
Roma, dove era stato ricevuto dal Papa. Essi parlarono di Medjugorje, ma l'arcivescovo ha conservato su questo colloquio il più completo riserbo. Ecco le parole liberamente scambiate fra monsignor Franic e padre Slavko Barbaric, francescano, direttore spirituale della parrocchia di Medjugorje, accompagnato da padre Tomislav Pervan, parroco e da padre R. Bacvari, s.j., nella macchina che lo riaccompagnava a Spalato.

Padre Slavko Barbaric - Monsignore, ci tenevo tanto a questo colloquio, poiché la sua visita può chiarire molto il comportamento della nostra parrocchia. Che cosa può dirci?

Monsignor Franic - È la prima volta che assisto personalmente alle apparizioni. Vi ho assistito il 16 e 17 dicembre nella cappella attigua alla chiesa parrocchiale. Per quanto io sappia, è la prima volta nella storia delle apparizioni che queste avvengono in chiesa durante la liturgia.

Padre Tomislav Pervan - Questo fatto manifesta che Cristo è al centro e non Maria...

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