DAVID di NAZARETH in GALILEA
Organo, computer e apparizioni (di
René Laurentin)


E' sulle indicazioni di Vassula Ryden e di qualche amico di Gerusalemme che sono andato a trovare David Ibrahim a Nazareth in Galilea. A 13 anni, ha avuto la fortuna di beneficiare di apparizioni e d'effusioni. Quelli che me ne hanno parlato lo giudicano affidabile per l'equilibrio e le qualità spirituali.
Partito dunque da Aïn Karem, il presunto luogo dell'apparizione dove ho celebrato la messa di Nostra Signora di Sion, ho visitato rapidamente la tomba di padre Maria, fondatore della casa. Questo giovane banchiere ebreo laicizzato, ebbe, il 20 gennaio 1842 a Roma, un'apparizione della Vergine che cambiò la sua vita: "Lei non mi ha detto niente, ma io ho capito tutto"..
David di Galilea è sicuramente diverso, mi dicevo: arabo, discendente d'Ismaele e non d'Israele, di famiglia cristiana e di modesto ambiente.
Sono partito con una religiosa libanese, suor Costanza, che parla arabo e francese e con un conducente arabo che ha scoperto, tramite Vassula e il Rinnovamento carismatico, la vita spirituale. Il rosario è arrotolato attorno all'aletta della sua auto (che egli condivide con i suoi amici carismatici). Diciamo dunque un rosario sull'autostrada Gerusalemme - Nazareth che io non conoscevo. Avevo guidato su vecchie strade a tornanti. Scopro una nuova e stupefacente prospettiva di questo paese. Saliamo per la strada a tornanti, che porta alla collina di Nazareth. In alto scopriamo la casa di David, in un quartiere nuovo. Un giovane uomo scende per la scala esterna: si tratta di un bellissimo ragazzo. "E lui" mi suggerisce la suora.
Saliamo con lui nella casa che i suoi genitori hanno affittato da quando hanno lasciato Rameh, dove si trovavano, più a nord, troppo lontani da Nazareth che è diventata una grande città e, dove il padre di David, Samir, dirige un ufficio. Sua madre Giulia è una casalinga molto aperta di cuore e di spirito. Lei capisce tutto quando parlo in francese. M'installo con i miei indispensabili microfoni, con le mie macchine fotografiche e con la preoccupazione di non intimidire questo giovane. Ma lui non ha complessi ed è perfettamente equilibrato, come lo si è raramente nell'adolescenza. Ha l'atteggiamento di un uomo di 50 anni.

René Laurentin. Scusami se ti chiedo la tua data di nascita. È utile per inquadrarti bene.
David - 31 agosto 1982.
R.L. - La prima apparizione?
David - Il 15 ottobre 1995.
R.L. - Avevi dunque 13 anni: un anno in più di Gesù quando fece il suo atto di indipendenza restando a Gerusalemme... Questa apparizione ti ha sorpreso?
David - Ho avuto paura.
R.L. - Chi ti apparve?
David - All'inizio una luce, poi la luce è scomparsa e al suo posto ho visto la Vergine.
R.L. - Puoi descriverla?
David - Un velo bianco sulla testa (posto circolarmente attorno alla sua fronte), un vestito di un blu indefinibile.
R.L. - Una cintura?
David - Sì, dello stesso colore.
R.L. - E ai piedi, delle scarpe?
David - Lei era sopra una nuvola, un po' più in su del sole (a circa un metro da terra). I suoi piedi erano nella nuvola, non li ho visti. Era coronata di luce.
R.L. - Dopo la paura, sei stato contento di vederla?
David - Sì, Lei mi ha detto: "Non temere".
R.L. - Cos'altro ti ha detto durante questa prima apparizione?
Nient'altro.
R.L. - E dopo qual è stata la frequenza delle apparizioni?
David - Nei primi mesi, ogni due o tre giorni e anche tre volte in un giorno. Ora ogni tre o quattro settimane.
R.L. - Dunque un po' meno che una volta al mese. Quando è stata l'ultima apparizione?
David - (Dopo un istante di riflessione) Venerdì... più o meno una settimana fa.
R.L. - Dunque, il 24 aprile 1998 tu non abitavi qui a Nazareth?
David - No, a Rameh, più a nord.
R.L. - Sai se la vedrai ancora a lungo? Tutta la vita?
David - Lei non me lo ha detto.
R.L. - Cosa ti ha chiesto?
David - Di scrivere un messaggio, una preghiera e di darla a tutti per il nostro difficile tempo.
R.L. - Puoi riassumere il messaggio ricevuto?


(...) (la lunga intervista viene omessa per ragioni di spazio, vedi sotto per la pubblicazione originale, per i messaggi vedi alla fine dell'articolo) Ospitale, la mamma ci invita a restare per il pranzo. Lei non ci ha accolto con insofferenza, per questo l'intervista è durata a lungo. Mi accorgo improvvisamente che sono le quattro di pomeriggio.
"Vi ho fatto fare tardi!". Lei nega davanti all'evidenza, come se a Nazareth si mangiasse sempre a quest'ora. Se avessimo rifiutato si sarebbero veramente offesi. Il cibo arabo è sano e preparato bene, esemplare, ed il pasto fu così cordiale che malgrado il programma che prevedeva il rientro per le ore 17.00, per salutare tutti a Gerusalemme e per preparare la mia partenza mattutina delle ore 4.00 del giorno seguente, arrivai a Gerusalemme alle 7.00 passate. La durata nel mondo arabo non corrisponde ai nostri orari. La suora ed il mio conducente, in piena forma, hanno imboccato una strada più lunga, ma più caratteristica, dell'autostrada: un'antica strada che costeggia il Giordano con delle belle colline di prati ed altro. Al passaggio, mi è stato mostrato l'albero di Zaccaria, imponente, magnifico. Si è convinti che si tratti sempre dello stesso sicomoro. Questo mi ha permesso di fare il percorso che avevo tracciato sulla carta stabilendo gli itinerari di Cristo per la Via autentica di Gesù. Ero felice di percorrere questo cammino tra le colline fino all'arrivo a Gerusalemme.
David non ha l'aspetto di un veggente. È un ragazzo ben cresciuto in questa famiglia per bene, calmo, equilibrato, non chiacchierone ma preciso, esatto, con un temperamento da tecnico, diviso tra il computer, l'avvenire e l'organo... quando ne ha il tempo.
È decisamente sicuro di quello che vede, dimostra una convinzione senza ostentazione, che manifesta andando alla messa mattutina e conducendo uno stile chiaro di vita che si nota anche guardando la sua camera ben organizzata tra le sue statue, le sue grosse pietre (specchio di Gesù), ed il suo computer. Sembra anche avere dei buoni contatti con il suo professore salesiano che non ho avuto il tempo di andare a visitare. Ecco i fatti. Non devo anticipare il giudizio delle autorità. Me lo si rimprovererà a Roma come là, ma d'altronde, è necessario il giudizio di una commissione ogni volta che il cielo si manifesta in modi diversi? Mi sembra che queste comunicazioni, forme particolari della preghiera, siano più frequenti di quello che si possa credere presso i cristiani che pregano. Quando si prega seriamente, c'è sempre comunicazione con Dio: ispirazione, nozione che migliora la nostra vita e le nostre azioni. Che questa comunicazione si faccia più sensibile, questo non è per forza un evento, è un fatto diverso della vita cristiana che non merita né tanta polarizzazione né tanti commenti vari. David è un buon testimone tra gli altri. Mi ha lasciato alcuni dei messaggi ricevuti.  

I messaggi

7 ottobre 1997 (Gesù): "La pace sia per voi. Il tempo è vicino, ma non siate tristi, non abbiate paura. Convertitevi. Il Paradiso è prossimo. Amatevi e perdonatevi. Onorate mia Madre come onorate me. Ascoltate, realizzate le parole di Dio. Beati coloro che credono senza aver visto. La Pace sia con voi".
7 novembre 1997 (Gesù): "La mia pace sia con voi. Io vi amo, faccio tutto per apportarvi la gioia. Voi avete socchiuso le porte della gioia, ma in seguito, le avete chiuse. Sono vostro Padre, vi imploro e voi non mi accettate. Continuo ad implorarvi poiché ci sarà un tempo di gloria. Convertitevi e riceverete questa gloria: la gioia della vita eterna. La mia pace sia con voi".
7 gennaio 1998 (Gesù): "La mia pace sia con te, mio beneamato. Sono contento che tu mi riceva oggi. Ma io vi chiedo: non siate timidi nel rispondere alla mia chiamata. Siate autentici apostoli. Dite: 'Amatevi gli uni gli altri', voi i servitori della Vergine e cacciate il diavolo a nome mio. Che niente ti abbandoni David, poiché si tratta dei tesori della mia vita, del mio amore e della mia gloria. La mia pace sia con voi".
3 gennaio 1998 (Maria): "La mia pace sia con te. Mio Figlio è sulla strada del ritorno. Viene verso di voi: tra qualche anno, tra qualche mese, tra qualche giorno, il tempo è contato. Convertitevi. Seguite la retta via: Gesù Cristo, solo Salvatore per voi. La mia pace è con voi".

Da "Il Segno del soprannaturale" N. 125 - settembre 1998

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