Pregare é vivere un rapporto vivo con Dio che cambia completamente ogni atto della vita


All’inizio delle apparizioni della Madonna a Medj. la gente ha subito scoperto un profondo bisogno di pregare. La presenza della Madonna o di un santo o di qualsiasi momento straordinario di grazia apre la nostra anima a Dio e ci fa conoscere la strada per andare a Lui. Noi possiamo avvicinare Dio solo nella preghiera, ma in una preghiera che coinvolge tutto il nostro essere e lo porta a Dio, come una pianta che gira verso il sole perché vi trova il centro della sua esistenza; così si scopre il tesoro nascosto nelle nostre anime, si mette Dio al al primo posto, ci si immerge in Lui. 

Alla presenza straordinaria della Grazia, l’uomo scopre come è facile e naturale pregare. Dobbiamo soltanto creare le condizioni dentro di noi: nella nostra mente, nel nostro cuore, nella nostra famiglia e nella nostra giornata. Se non prepariamo tutto perché avvenga questo incontro semplice con Dio, la nostra preghiera diventa pesante, impossibile e cerchiamo inutilmente tanti maestri e tanti libri. 

Preghiera come spazio per Dio

 - La Madonna, a Medj., nel messaggio del 2.10.86 ci parla di un tempo da dare a Dio per la preghiera, in cui nessuna persona o cosa è importante fuorché Dio. Vedete, la Madonna ci prepara e desidera che noi prepariamo lo spazio per la preghiera, che capiamo l’importanza della preghiera, fino a dire: “Io desidero adesso essere immerso in Dio”. Questo cammino ci prepara a una apertura quotidiana, continua verso Dio, a sentire la presenza di Dio. Allora non potremo essere staccati da Dio nel nostro quotidiano. Noi sentiremo la presenza di Dio, un bisogno di Dio. Sentiremo un beneficio dalla sua presenza, sentiremo il bisogno di essere gioiosi in Dio. E’ per questo che la Madonna ha detto: Consacratevi ogni mattina al mio Cuore Immacolato, la vostra giornata sarà diversa. Questa apertura che avviene tramite la preghiera cambia totalmente la nostra vita. Come nella preghiera noi incontriamo Dio in tutta la sua bellezza, la sua ricchezza, così abbiamo bisogno di stare in rapporto con Lui tutto il giorno. 

Questo rapporto era normale per i Santi, per la gente semplice. Potete vedere in Gen 24 come Abramo mette tutto in questo rapporto con Dio, anche il suo futuro. Abramo decide di far sposare suo figlio Isacco restando sulla strada delle promesse di Dio, non vuole fare null’altro che quello che Dio vuole. Manda allora un suo servo nel paese di origine perché porti una ragazza della sua stirpe per suo figlio. Il paese è lontano. Il servo compie tutti i passi con Dio. Prega per ogni passo. Chiede da Dio i segni e Dio lo precede, lo porta dalla ragazza giusta, alla famiglia giusta. Oggi non si fa così. I ragazzi si accompagnano con le prime ragazze che trovano e viceversa. Non c’è immersione in Dio.  

Tutte le cose, tutte le persone, tutti gli avvenimenti devono entrare in questo rapporto con Dio. Quando noi preghiamo, entriamo in questo rapporto, ma non soltanto per stare qualche attimo con Dio, ma per entrare in un rapporto di vita con Lui. Allora, quando la persona vive in un continuo rapporto con Dio scopre come tutte le sue parole, i suoi desideri, i suoi pensieri rientrano nel programma che Dio ha per ognuno delle sue creature. Si scopre che cos’è la vita cristiana. Allora si può sentire la grandezza di Dio, la bellezza di vivere con Dio. Finché non entriamo in questo rapporto, la nostra vita di cristiani resta superficiale, non diventiamo consapevoli del fatto che Dio è il padrone della nostra vita, che Dio ci dà la vita, che Egli è il padrone del nostro passato, presente, futuro. 

Non scopriamo che in Dio stanno tutti i nostri problemi e che da Dio vengono tutte le risposte ad essi, anche per le cose più insignificanti. Vedete, nel Vangelo ci sembra una cosa superficiale che durante il banchetto delle nozze di Cana gli invitati fossero già ubriachi. Eppure Gesù trasforma l’acqua in vino. Sembra irrilevante questo fatto. Ma è bello capire come tutte le cose stanno in Dio, che possiamo contare su di Lui in ogni situazione, perché Egli è presente, vuole farsi presente. Anche quando non sembrava che fosse il momento per Gesù, la Madonna ha semplicemente detto: Fate tutto quello che Vi dirà. Dio Padre vuole farci capire che ogni uomo è prediletto al Suo Cuore. Sapete cosa vuol dire “prediletto”? Vuol dire sentirsi amati da Dio dentro, sentire che l’amore penetra tutto di noi. E’ nella preghiera che tutto questo si può vivere se noi siamo aperti dal di dentro. 

Pregare con il cuore

 - La Madonna ci invita per questo a incontrare Dio con il cuore. Ecco che allora la nostra preghiera deve prevalere su ogni situazione. Perché deve prevalere? Perché in ogni contesto, in ogni condizione riceviamo sempre più da Dio che dagli uomini, che dalle cose. Egli sempre ci aiuta, sempre desidera donarci ciò di cui abbiamo bisogno; con Dio siamo più felici, più sereni e gioiosi. Quando preghiamo con il cuore è perché siamo innamorati di Dio e sentiamo nel cuore che nessuno può amarci quanto ci ama Lui. Se preghiamo con il cuore sentiamo come Egli ci attrae, sentiamo che nessun’altra cosa può portarci a Lui. Maria, che in questo desidera esserci guida, ci consiglia di vivere la nostra giornata scandita dal ritmo della preghiera. Al mattino mettersi davanti a Dio e, invocando il Suo Spirito, leggere la parola del Vangelo, scegliendo quel passo che più ha colpito il cuore. 

Durante la giornata riprendiamo con amore questa parola e, meditandola nel cuore, facciamo sì che ci accompagni durante tutto il nostro operato. Alla sera troviamo un po' di tempo per pregare, ringraziare Dio e confidare a Lui ogni nostra manchevolezza per poterci addormentare in pace, lasciando che la nostra anima continui incessantemente a far salire la nostra preghiera a Dio. La preghiera e le preghiere - Come devono essere le nostre preghiere? Dobbiamo, a questo punto, discernere tra la preghiera e le preghiere. Le preghiere sono tante e diverse: comunitarie, formali, vocali etc. Naturalmente esse sono importanti in quanto, come essere umani, viviamo nella “forma” del nostro corpo umano, nella forma della nostra mente, nella forma sociale. Ma molto importante è che queste preghiere siano pregate con il cuore. Come vedete, la nostra vita cristiana è immersa nella preghiera. La Madonna. Chiama in particolar modo alla preghiera personale, alla preghiera in famiglia, alla preghiera della Chiesa. 

Punto centrale di questa preghiera è la Confessione e la S. Messa come Sacramenti di introduzione al cammino e alla vita di ogni cristiano. La preghiera non è però solo importante dal punto di vista individuale, ma essa è per il beneficio di tutta la Chiesa, di tutta l’umanità. Nella preghiera si scopre la chiamata di Dio per ogni uomo. Anche Mosè, come S. Francesco, doveva ritirarsi in preghiera per scoprire il tesoro nascosto che era in lui. Spesso abbiamo sentito dalla Vergine come con la preghiera si possono fermare anche le guerre. Ma quale preghiera ferma le guerre? La preghiera che ci unisce a Dio. Sappiamo che Mosè pregava con le braccia alzate mentre Israele combatteva e, mentre Mosè pregava, Israele vinceva. Ecco la forza della preghiera! La preghiera è anche fonte di lode e di adorazione a Dio che ci fa tuffare in Lui, immergere in Lui per gioire di Lui e in Lui. 

P. Tomislav Vlasic’ (Da una meditazione a Briatico (CZ) - 22.01.94)



Fraternità e gruppi di preghiera - Nel mese di settembre P. Tomislav ha visitato alcune fraternità di anime offerte: Arezzo, Varese, Ancona. «Una fraternità viva per una Chiesa viva» è stato il tema che ha dominato gli

incontri. Si è appreso che anche a Medj. e dintorni si sono già formate ben sei fraternità di anime offerte. Nello stesso giro in alta Italia il padre ha tenuto vari incontri di preghiera molto affollati in Lombardia, ecc. Particolarmente il 10 settembre a Colle don Bosco (TO) si sono viste le chiese superiore e inferiore gremite per tutta la giornata: 5.000 persone sono state impegnate nell’ascolto, nella preghiera, nell’Eucaristia

per tre ore al mattino e per tre ore al pomeriggio, senza stancarsi, ma con piena partecipazione, come hanno notato i salesiani presenti, che hanno confessato per sette-otto ore e hanno chiesto il segreto di questo interesse e di questi frutti spirituali. Noi potremmo rispondere: l’accoglienza di Maria che chiama, oggi, a tradurre il Vangelo di Suo Figlio nella vita. Il giorno prima era stato dedicato a un incontro molto interessante con i sacerdoti.