* Convegno sui Sacramenti vissuti, guidato da P.Tomislav per la formazione delle anime offerte, da merc. 3 ore 17 a sabato 6 gen., presso il Club S.Cristina, via Loreto 1 60026 Numana AN, tel 071-7390181, fax 7390789. Per informazioni e prenotazioni: Andrea Casadei 071-82425/ 7390036 (ore 13,30-14,30; 21,30-22,30).   



E' tempo di misericordia 


Come avviene da tempo, il complesso salesiano di Colle don Bosco (Asti) ha ospitato in settembre (22-23) due incontri di preghiera guidati da P.Tosmilav Vlasic’. 

Nel primo, dedicato ai religiosi e ai sacerdoti, è stato trattato il tema: “Il sacerdote di fronte ai segni dei tempi”: si invitavano i partecipanti a riflettere sulla figura del sacerdote come guida per aiutare le anime a discernere gli eventi che lo Spirito promuove in loro e nella Chiesa. I tempi apocalittici -spiegava P.Tomislav- non sono i tempi della fine disastrosa, come comunemente si interpreta. Piuttosto sono i tempi dell’inizio, della venuta del Regno di Dio, dei cieli nuovi e della terra nuova. Per questo ha invitato i sacerdoti ad entrare nel mistero della propria consacrazione sacerdotale e profetica per diventare guide sicure e salde per i fedeli. Nel giorno successivo 3.500 persone, nonostante il tempo sfavorevole, hanno gremito le due grandi chiese del Santuario (collegate con il maxi-schermo) per riflettere sul tema di quest’anno: Non sono venuto per giudicare ma per salvare. “La liturgia della Parola in questo periodo ci propone la figura di Dio Padre, munifico e misericordioso, che cerca i propri figli per attirarli a sé e colmarli dei suoi doni d’amore. Cerchiamo anche noi il Volto del Padre, scopriamolo e lasciamo che Egli ci trasformi a nostra volta in misericordia per gli altri, in perdono costante e in amore incondizionato...”. 

Con queste parole P.Tomislav ha esortato un’assemblea attenta e ordinata, che docilmente si è lasciata condurre nella riflessione attraverso la preghiera e l’adorazione eucaristica. I padri salesiani poi hanno atteso alle confessioni tutta la giornata. Un clima raccolto e silenzioso, nonostante l’elevato numero di presenze, faceva pensare come i figli di Maria in questi ultimi anni siano maturati, accogliendo l’invito della Regina della Pace, che chiama tutti ad una profonda conversione del cuore. 

Così pure ha chiamato un piccolo gregge su questo colle perché, sulle tracce di don Bosco, ciascuno possa fondare la propria vita sui “tre grandi amori” che furono alla base dell’opera del santo: l’Immacolata, l’Eucaristia e il Papa. Questi “tre amori” guidino pure noi sulla via della santità incontro a Dio Padre, che ci attende per darci il suo abbraccio.  

Stefania    



Scoprire il volto amoroso del Padre per mostrarlo agli uomini 


Ancora sul tema della misericordia abbiamo colto alcuni spunti forti nel discorso che P.Tomislav ha tenuto il giorno dopo davanti al numeroso e attentissimo pubblico che gremiva la chiesa di Villanova, da dove esce l’Eco. Dopo aver osservato che Maria ha risvegliato la vita in tante anime attraverso le sue apparizioni, ha parlato della nostra preghiera. In che cosa consiste? Nel "riscoprire il volto di Dio perché la vita sbocci, fiorisca, diventi felice: la vita personale, la vita del matrimonio, la vita della famiglia e della società. Tutta la nostra problematica umana deriva da questo: abbiamo dimenticato il volto di Dio, non lo conosciamo. Pensiamo come i santi erano felici pur essendo tanto perseguitati... Forse siamo venuti qui con il programma di chiedere qualche grazia al Signore per qualche problema: una sofferenza, una tragedia, difficoltà nostre o dei famigliari? 

Ma proprio quando siamo deboli, peccatori, quando non conosciamo vie d’uscita, è allora l’occasione per scoprire come Dio è grande e ci ama... Abbiamo sentito le parabole della pecora smarrita, della dramma perduta. Dio è amore e cerca l’uomo proprio quando è perduto, in tutto ciò che non è realizzato: Dio ci cerca lì. Lascia tutto per cercarci, per mostrarci il suo amore. Una donna non si dà pace se non trova la sua perla, l’ornamento per andare alla festa; e allora dimentica tutto per cercarla. Così Dio per noi: ma noi siamo ben più che una perla per Lui: voi valete più di molti passeri. Così con il figlio prodigo, il padre prima di ascoltare la sua confessione, lo abbraccia e gli dà tutto, lo precede in tutti i suoi bisogni. Così fa Dio con ciascuno di noi, quando siamo nel peccato, nella debolezza. 

Questo amore di Dio è una tensione, una dinamica viva, più grande di ogni amore umano: l’amore di una mamma verso il figlio è solo una pallida immagine dell’amore di Dio verso di noi. Trovare Dio nella preghiera, aprirsi a Lui così, vuol dire guarire, essere salvi. Cercare il volto di Dio è la cosa fondamentale. Che cosa ci ha insegnato Maria a Medj.? Ha manifestato il suo volto. Che cosa ha desiderato per i parrocchiani di Medj.? “Che voi esprimiate il mio volto sul vostro volto; desidero che il mondo possa vedere nel vostro cuore il mio Cuore Immacolato e la ricchezza che Dio ha preparato per l’umanità, per le anime. Io vi do tutto: prendetelo, non rifiutatelo”. La preghiera, che è ricerca del volto di Dio è il nostro bisogno fondamentale, come per una pianta ricevere acqua e sole per crescere, fiorire e fruttificare. Spesso noi cristiani cerchiamo tante cose di cui abbiamo bisogno. 

Ma se troviamo Dio, portiamo frutti perché così Dio si glorifica in noi. Se siamo presi dai nostri programmi, non possiamo nemmeno rivelare Dio al mondo, a noi stessi, al marito, alla moglie, ai genitori, ai figli; i figli ai genitori, gli amici agli amici; noi cristiani alla società perché venga la benedizione di Dio, e venga una vita tranquilla. Questa non è teoria. Voi sposi potete manifestare Dio l’uno all’altro nell’intimità della vostra vita, negli occhi, nel vostro viso. 

Ma potete anche manifestare la falsità, la menzogna. Pensate, voi genitori, che fin dal concepimento il figlio può sentire il vostro amore perché ha un’anima e quell’anima percepisce quello che sta nell’anima della mamma e del papà. Voi potete dare Dio ai vostri figli nell’educazione, voi potete portare la benedizione nella vostra azienda. Voi sentite parlare del malocchio: esiste? Certo che esiste. Molti sposi si distruggono a vicenda con l’odio che hanno dentro. Molti famigliari provocano malattie l’uno all’altro perché odiano. Se voi amate con l’amore di Dio, se manifestate Dio l’uno all’altro, voi portate la benedizione l’uno all’altro e in tutto ciò che fate, perché permettete che Dio conduca la vostra vita. Preghiera è bisogno di scoprire Dio, è riprendere la vita di Dio dentro di noi. 

E la nostra missione è di manifestare Dio agli altri. Il Vangelo ci insegna la misericordia. Se dentro di te sei pieno di misericordia, allora la puoi dare. Tra le opere caratteristiche dei primi cristiani c’era l’elemosina, ma unita alla preghiera e al digiuno. Oggi l’uomo è disponibile a dare i soldi. Ma la ricchezza vera che possiamo dare al prossimo è Dio, una benedizione continua. Le critiche, i pettegolezzi, le amarezze ci sono anche nelle persone che pregano: ma è perché “dicono le preghiere”, non “pregano”: allora dentro di loro non scorre la misericordia. Gesù ha dato se stesso in riscatto, ha mostrato una misericordia che oltrepassa tutti i confini della cattiveria umana. Attraverso di noi la misericordia di Dio può traboccare quando siamo in grado di darla l’uno all’altro. Allora la preghiera si allarga, raggiunge buoni e cattivi: diventa una pioggia di benedizione che scende sulle famiglie, sulla Chiesa, sull’umanità e fruttifica. Il nostro compito è dare la vita di Dio al prossimo: ai miei, al compagno. 

Qui un cristiano raggiunge il culmine: allora viviamo la comunione l’un l’altro con la vita. Veramente i matrimoni sarebbero ricostruiti; così pure le famiglie, le parrocchie, le comunità, se noi prendessimo sul serio questo cammino che ci ha indicato la Madonna. La Madonna è un’immagine perfetta della Chiesa e siamo chiamati anche noi a essere questa realtà. Se la Madonna dice che con la preghiera possiamo fermare le guerre, non è una cosa magica. Voi potete capire come si fermano le guerre: quando la pioggia dell’amore di Dio attraverso di noi scende sugli altri. 

Quando la misericordia di Dio è viva in ciascuno di noi, allora la potenza dell’amore di Dio si manifesta sulla terra. Questo è il programma di Dio. Tutto il resto che vogliamo conoscere delle apparizioni: quando? dove? ci porta fuori strada. La strada giusta è trovare la vita piena: allora non ci sarebbe più bisogno di convincere i peccatori, gli atei: vedrebbero Dio che si manifesta in noi e attraverso di noi. Questa è la nostra chiamata. Chi prega profondamente, trova che si apre uno spazio senza confini. 

Se cercherete Dio, non le cose, le cose non potranno turbarvi; non entreranno facilmente in voi né amarezze, né odio. Anche quando Gesù ha portato la croce, dentro di Lui non c’era amarezza, ma vita. La Madonna ci chiama non a dire le preghiere, ma a pregare per entrare presto nella vita e manifestate la vita di Dio l’uno all’altro, e poi al mondo intero. Fate capire con il vostro esempio che questa è la cosa fondamentale per l’uomo. 

Che la fede in Italia non sia ora in un angolo, perché tutti sono presi dalle correnti politiche o dalle teorie orientali. Realizzate questo compito e manifestate che Dio è presente in voi, che Dio non vuole altro che rendere tutti felici individualmente, nel matrimonio, nelle famiglie, nel lavoro. Se vivrete in Dio, tutto diventerà continua benedizione".