Eco di Maria

Regina della Pace 133

 

 

Maggio - Giugno 1997



Dio cerca la nostra debolezza per vivere e donarsi in noi

Si è appena concluso a Numana (An), il 20 aprile scorso, il convegno per la formazione delle anime offerte guidato da p.Tomislav Vlasic, sul tema Eucaristia Vivente. I 700 partecipanti a questo incontro bimestrale, molti dei quali presenti pel la prima volta, hanno vissuto tre giorni di preghiera, condivisione e riflessione accompagnati dalla Comunità "Kraljice Mira". Riportiamo alcuni spunti riassuntivi delle parole del padre:

Essere la Parola di Dio, non le "parole" Nella Parola di Dio riceviamo tutto: la chiamata, la protezione sul cammino, il contenuto ed i frutti. Nella Parola di Dio, quando è accolta con libero amore, si trova Dio stesso.

In questo modo siamo in grado di realizzare lo stesso programma di vita della Vergine Maria. Se vogliamo che il Verbo di Dio abiti in noi, dobbiamo necessariamente ritirare i nostri pensieri, le logiche, le argomentazioni personali, poiché la potenza di Dio si manifesta soltanto nei deboli. Gli uomini, al contrario, intorno alle proprie debolezze hanno costruito tante difese. Bisogna aver fiducia in questa onnipotenza divina.

E quando avviene che gli altri ci legano, quando ci inchiodano, bisogna lasciare che la Parola di Dio si offra in noi: non siamo noi a doverci offrire, ma il Verbo di Dio in noi. In questo modo si manifestano il Verbo di Dio e la sua Potenza! Il problema si crea quando ci si trattiene sul livello delle parole umane invece di immergersi in se stessi e andare incontro a Dio. E' necessario, quindi, sacrificare ogni idolo presente in noi: dietro ogni difesa, si nasconde un idolo; dove non siamo disponibili a cedere il posto al Verbo, abita un idolo: una persona, un affetto, una cosa...

Essere un dono per Dio Vivente: l'offerta - Quando si lascia lo spazio al Verbo di Dio in se stessi, allora Gesù si offre in noi, ama il Padre in noi e a Lui si dona. Bisogna solo lasciarLo fare! In questo modo, offrire la vita a Dio significherà aprirsi per diventare una creatura nuova e così diventare figli adottivi di Dio in Gesù, partecipando alla pienezza dei doni in Cristo.

Vogliamo essere il dono del Dio Vivente per l'umanità? - Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi... Se arriviamo ad essere un dono totale e puro per Dio, allora Egli avrà a disposizione dei figli e delle figlie da donare come "amore puro" all'umanità. Quando Gesù inviò gli apostoli nel mondo, indicò loro la pedagogia che essi avrebbero dovuto adottare, quella dell'amore puro, ovvero: l'agnello che vince il lupo. Quando in noi non vive l'agnello, vincere diventa impossibile!

Nella Sacra Scrittura c'è un punto, oserei dire "scandaloso" e cioè quando il Figlio di Dio fugge davanti ad una creatura: Erode. Inoltre, vediamo come Dio Padre ha permesso che le creature crocifiggessero il suo Figlio Unigenito. Ma perché lo ha fatto?... Questo rappresenta una chiave di lettura molto importante per le anime offerte: Dio è debole! Egli è forte solo nell'Amore! Qui sulla terra Dio non cerca le forze. Infatti, la spiritualità che passa attraverso la prepotenza è sbagliata, perché Dio è onnipotente nell'amore puro.

Così si arriva al punto dell'"Eucaristia Vivente": Dio Padre desidera donare ciascuno di noi come il suo dono al mondo. Ma per far questo ha bisogno che noi diventiamo "agnelli", non in una forma patologica, ma in modo gioioso, con la responsabilità e la dignità con cui Gesù portava la sua Croce. Dio è alla ricerca di anime che vogliono accogliere questo amore, anime disponibili ad essere inviate. In questo modo partirà la missione, una missione che ci chiama ad essere l'Amore di Dio e il suo dono per l'umanità. Il mondo ha bisogno di vedere l'Eucaristia Vivente nei cristiani, il mondo ha bisogno di vedere Dio. (Nicola)