Eco di Maria

Regina della Pace 136

 

 

Novembre - dicembre 1997



"Signore da chi andremo?"

A fine settembre si sono ripetuti gli incontri di p. Tomislav Vlasic' in diversi luoghi. Il tema d'obbligo era quello a cui la Chiesa ci invita quest'anno: vivere un incontro ravvicinato con Gesù, Parola Eterna del Dio Vivente. A Colle Don Bosco il 27 settembre lo spunto è venuto dal Vangelo di Giovanni, in cui Pietro rinnova la sua fedeltà al Maestro dichiarando: Signore da chi andremo? tu solo hai parole di vita eterna! (Gv 6,68).
"Anche noi oggi potremmo affermarlo con convinzione -commenta p.Tomislav- però dobbiamo anche essere in grado di seguire Gesù fino in fondo, proprio come gli Apostoli, testimoni non solo della sua morte, ma anche della sua Risurrezione e della Pentecoste. Siamo liberi di scegliere la strada interiore che ci conduce ad incontrare il Dio vivente e ci fa comprendere la Parola di Vita Eterna; dopo la scelta però dobbiamo partire, camminare e arrivare alla meta. Tra le tante scelte personali e originali, ce ne sono due globali che coinvolgono tutti quanti.
La prima è quella che ci spinge a cercare un "Dio nebuloso", un Dio che non vediamo, un Dio che non risponde, un Dio che non ci fa chiarezza nei momenti di buio. Ovunque ci sono egocentrismo ed egoismo, l'uomo cerca un "Dio nebuloso", perché difendendo i propri interessi, egli non desidera realmente essere trasformato dall'incontro con il Dio vivo.
La ricerca del "Dio nebuloso" può avvenire all'interno della nostra casa, la Chiesa, o fuori casa. Cerchiamo un "Dio nebuloso" in casa quando, ad esempio, giriamo continuamente da un santuario all'altro, ma non facciamo niente per cambiare noi stessi. Questo atteggiamento impedisce alla Grazia di Dio di penetrare il nostro cuore, di illuminarlo e quindi di convertirlo. Anche le Parole evangeliche e gli inviti della Madonna rimangono in questo caso una teoria esterna che non può attecchire e fruttificare, proprio come nella parabola del seminatore, dove satana porta via il seme che, caduto sulla strada.
La preghiera egoistica, quella che va a Dio solo per i propri interessi, costituisce un altro ostacolo all'incontro con il grande "Tu", con quella Parola che può agire in noi e, attraverso di noi, trasformare gli altri. Lo stesso effetto è prodotto dalla preghiera tipo "recita", la ripetizione meccanica di parole, che non ci fa né sentire né vedere Dio, impedendo così la fusione esistenziale tra la creatura e il Creatore. Un altro aspetto del rapporto con Dio, che non conduce a un vero incontro è quello folcloristico, quando si festeggiano i Santi patroni e si riduce il tutto ad una superficiale "gita religiosa". In questi casi Dio non può assolutamente entrare nel nostro intimo e ricrearci come vorremmo. La gita più bella è entrare nel cuore di Dio!
Come dicevamo prima, la ricerca di un "Dio nebuloso" può avvenire anche fuori casa, cioè fuori Chiesa. Sono sempre più numerosi coloro che affermano di credere in Dio ma non in quello che la Chiesa offre ed insegna. Questa strada li conduce a rifugiarsi nelle religioni orientali o in tecniche di meditazione e ascesi che li mette in contatto con qualcosa di superiore che loro affermano essere Dio. In realtà quello che hanno trovato è un "Dio nebuloso", confuso, non rivelato, un Dio che non possiede la Parola di vita eterna. I metodi, le discipline trascendentali si presentano belle e affascinanti sul livello psichico, portano ad un reale rilassamento, ma poi, quando si cerca di dare delle interpretazioni ai diversi fenomeni, le anime non vivono la libertà e la gioia dell'incontro con il Dio che salva. Anzi, molto spesso, le persone sono spinte a cercare la morte, nella convinzione di accedere così a delle realtà superiori e privilegiate.
Ecco allora la seconda scelta che ci viene proposta: incontrare il Dio vivente, il Dio che si rivela. Noi non possiamo raggiungere Dio con le nostre forze, ma è l'Amore che si comunica e si dona gratuitamente ad ogni creatura che lo desidera. Non c'è bisogno di interpretare proprio niente, perché Dio si rivela nella sua pienezza a ciascuno di noi: nella nostra casa, la Chiesa, si rivela Dio Padre, nello Spirito Santo, per mezzo di Gesù Cristo. Il Dio Trinitario è un Dio palpabile, visibile, è Luce che illumina tutti gli angoli del nostro essere. Dio comunica in noi la vita che ci porta all'eternità ma, nello stesso tempo, sperimentiamo l'eternità dentro di noi già nel momento in cui accogliamo la Parola di Dio così come è. L'uomo che vuole incontrare Dio deve semplicemente aprirsi con umiltà e rimanere docile davanti a Lui, togliere le difese dal cuore, dalla mente e andare incontro a Dio per poi seguirlo.
A questo punto sta a noi scegliere: vogliamo incontrare un "Dio nebuloso", non chiaro, dove possiamo nasconderci nel fumo della confusione della nostra mente, oppure vogliamo partire e camminare fino ad incontrare Gesù Pane di vita, Gesù Risorto, il Dio Vivente?... Ma attenzione, in questo caso Egli si rivelerà come "Colui che è" e non come Lo interpreta o Lo vorrebbe qualcuno... Gesù nel suo viaggio terreno amava tutti, ma non soddisfava né coccolava l'egoismo di nessuno! Egli è la Luce perfetta e chi desidera entrare in questa Luce ed esserne permeato, incontrerà di sicuro la Parola di vita eterna. Non potrà più essere confuso, perché da questo incontro l'uomo sboccia, cresce, si trasforma, fruttifica e diventa luminoso portatore di salvezza. Come la vita di Dio ci penetra, anche noi ci eleviamo ed entriamo nella vita di Dio: arriviamo così alla comunione e non alla confusione.
Questo cammino di ricerca del Dio vivente ci porterà ad una strada regale, una strada di luce, di pace, di comprensione, di comunione con tutti. E allora una risposta chiara nascerà dalla nostra profondità: "Signore, tu hai la Parola di vita eterna... Io ti seguo, vengo dietro di te; ti seguo ogni giorno cercando di togliere le difese e le maschere del mio egoismo, perché per colpa loro io guardo ma non vedo, ascolto ma non sento, sento ma non capisco. Tolgo tutto questo perché voglio arrivare a quella vita che è eterna e che nessuno può offuscare, alla vita che non finisce mai...". Permettiamo a Gesù di vivere nel mondo attraverso di noi: diamogli il nostro corpo, il nostro cervello, la nostra mente, la nostra volontà, le nostre anime. Lasciamoci abitare da Gesù, Lui rivelerà se stesso, darà le giuste interpretazioni. Lui, la Parola di vita. Dio e non il nostro io".

Sr. Stefania


Un'occasione per i giovani - Per affrontare gli attuali problemi spirituali dei giovani, è stato chiesto a P.Tomislav Vlasic' di guidare un incontro per loro da sabato 3 gennaio a martedì 6 gennaio 1998 a Numana (AN) presso il club S. Cristiana. Il tema: "guardare a Dio con il cuore". Rivolgersi per iscrizioni: al Nord ad Adele Della Bosca 0332-425220 ore pasti; Agostino Rovati 030-902733. Zona Centro: Andrea Casadei, 071-82425 ore pasti. Zona Sud: Carmine Ciraolo, 081-5563346 ore ufficio.