Eco di Maria

Regina della Pace 142


 

Novembre - dicembre 1998



"Io verrò nella tua casa..."

Non rimangono mai deluse le attese di chi partecipa all'annuale incontro guidato da p.Tomislav Vlasic a Colledonbosco (AT), centro di spiritualità e culla della famiglia salesiana. Il Comitato "Regina Pacis" di Torino organizza regolarmente questo incontro per chi desidera approfondire nel raccoglimento e nella preghiera il proprio cammino interiore alla scuola di Maria. E così anche il 10 ottobre scorso circa 2000 persone hanno stipato i locali del Santuario e si sono lasciati condurre dalla guida sapiente di p.Tomislav.
«"Io verrò nella tua casa..." è l'annuncio che Gesù rivolge a Zaccheo (Lc 19), tema sul quale si è riflettuto: "Quando intuiamo la presenza di Cristo alla soglia del nostro cuore, si manifestano in noi due diversi sentimenti: gioia, perché Dio è grande, infinito e pieno di doni e, contemporaneamente, paura, perchè Gesù è Luce pura che rivela ciò che in noi, nella nostra casa, è ancora in ombra, ciò che impolverato giace negli angoli. Questo provoca subito delle resistenze, perché nel profondo ci sentiamo peccatori e temiamo che Gesù con la sua rivelazione ci sorprenda, mentre noi desideriamo rimanere nascosti.
In genere cerchiamo Dio per appagare i nostri interessi, ma in questo modo la porta del cuore rimane chiusa e Gesù non può entrarvi. La luce divina sconvolge la nostra logica... Così come visitò Abramo, S.Paolo, la Vergine Maria, anche oggi Dio vuole visitare e trasformare l'uomo, il cosmo, l'universo. Quando visita un'anima, Dio la invita ad uscire da se stessa, dalla propria condizione di peccato: Abramo ha dovuto "uscire" dal suo atteggiamento di possessività, per quanto esso fosse legittimo e profondamente radicato nella sua anima di padre. Nel momento in cui è "uscito", è divenuto padre di molti popoli.
Quando preghiamo e sentiamo che Dio penetra la nostra vita, dobbiamo subito "uscire" da noi stessi per poter essere trasformati dalla presenza di Cristo in noi. Il pericolo maggiore per l'anima è il nostro egocentrismo, perché esso ha il potere di bloccare l'azione di Dio: l'ingresso di Dio in noi è infatti condizionato dalla nostra disponibilità ad essere trasformati. Gesù, entrato nella casa di Pietro per guarire la suocera, finì per guarire anche altri presenti solo perché questi si erano aperti alla sua presenza. In un'altra occasione Gesù cambiò interiormente Zaccheo, che si era detto disposto a seguirlo... Anche quando il Maestro visitò Matteo lo invitò a lasciare tutto, ad uscire dal proprio mondo per diventare discepolo. Dio ci visita perché desidera portarci al Padre. Arriviamo allora al punto centrale della nostra riflessione: non è sufficiente che noi preghiamo, adoriamo, pratichiamo la nostra devozione... In tutto ciò deve esserci una forte decisione a cambiare continuamente e la totale disponibilità ad essere trasformati, ad uscire dal proprio mondo per entrare nel mondo di Dio.
Il desiderio che Gesù ci visiti deve equivalere quindi alla disponibilità ad essere cambiati. Esistono due elementi fondamentali che ci aiutano ad uscire da noi stessi: l'umiltà e la serenità di spirito. Essi ci permettono di rompere il blocco dell'orgoglio e della logica umana e ci aiutano ad avere una fiducia incondizionata in Dio. Maria al momento dell'Annunciazione era umile e serena e proprio per questo Dio ha voluto entrare nel cuore e nel corpo della Vergine.
Se ci impegnamo a custodire la serenità interiore favoriremo la crescita della nostra fiducia incondizionata in Dio. Chi sviluppa questa fiducia, apre il suo essere e riconosce che Dio è Amore; sboccerà come una pianta a primavera. La tragedia dell'uomo è la sua incapacità ad aprirsi all'Amore e alla Bontà di Dio, perché satana farà di tutto per bloccare questa apertura.
Aperte a Dio le nostre anime cominceranno a generare. Per questo propongo di compiere due passi. S.Paolo scrive che l'Amore e la Pace di Dio oltrepassano ogni pensiero umano. Allora bisognerebbe spegnere ogni pensiero e permettere che l'Amore di Dio agisca oltre. In secondo luogo, bisogna credere fermamente che Dio ci perdona anche quando il nostro cuore ci accusa, spinto da rimorsi, scrupoli, sensi di colpa, ferite...
Non possiamo uscire da noi stessi e venire guariti se non ci apriamo ad una fiducia che oltrepassa tutto ciò, alla certezza che Dio è buono e che farà di tutto per salvarci. L'anima deve trovare aperta la porta della salvezza, la porta attraverso la quale si viene trasformati.
Ma chi può aiutarci a fare tutto questo?... Maria Santissima. Dobbiamo diventare suoi amici! Non limitiamo la nostra devozione ad una recita, ma apriamoci interiormente per sentire la presenza della Madre. Diventiamo amici degli Angeli, degli Arcangeli: essi ci comunicheranno la vita del loro spirito. Questi esseri puri contemplano continuamente Dio e ci trasmettono la loro costante apertura. In tal modo le nostre anime si ammorbidiranno, le chiusure svaniranno e noi verremo rigenerati.
Dio ha dato molti segni della sua presenza nel corso della storia. Ma ciò conta poco quando manca la nostra attenzione interiore, il desiderio di guardare, seguire, comprendere il Signore. Dio vuole toccare i livelli più delicati della nostra anima. Allora, nella preghiera, cerchiamo di non pronunciare solo delle parole, ma lasciamo che Dio ci tocchi nel profondo; chiediamogli di trasformarci, di donarci la Luce, di introdurci nella verità piena. E quando saremo arrivati a sentire in noi gli impulsi dello Spirito Santo, lasciamo libero Dio di agire con una dinamica forte: la dinamica della Risurrezione. Così vinceremo la nostra morte interiore, l'incapacità di trasmettere la potenza di Dio, l'incapacità di vivere in armonia con gli altri.
Dobbiamo permettere che Dio ci coinvolga, ci trasformi, ci promuova, e allora sperimenteremo quanto la vita del cristiano sia una vita di qualità. E' ancora il tempo di quelle grazie particolari che Dio dona agli uomini per portarli alla risurrezione, allo sbocciare delle anime. Apriamole dunque a Gesù, perché Egli desidera visitarci per trasformarci in creatura nuova».
 
sr. Stefania
 
P.Tomislav guiderà il CONVEGNO PER GIOVANI "Incontro con Dio Padre", da giovedì 7 a domenica 10 gennaio, a Numana (AN). Informazioni e iscrizioni - per il Nord Italia: Roberta, tel. 0332/977649 o Agostino, tel. 030/902733; per il Centro: Andrea, tel. 071/82425; per il Sud: Carmine, tel. 081/5560308.