Particolari espressioni di Papa Giovanni Paolo II

Con la solennità delle encicliche:

"Su questo sfondo così caratteristico del nostro tempo si devono sottolineare i 'desideri dello spirito' nei preparativi al grande giubileo, come richiami che risuonano nella notte di un nuovo tempo di avvento, in fondo al quale, come duemila anni fa, ogni uomo vedrà la salvezza di Dio. (Dominum et vivificantem, 56)

"Anche la pace è frutto dell'amore: quella pace interiore, che l'uomo affaticato cerca nell'intimo del suo essere; quella pace chiesta dall'umanità, dalla famiglia umana, dai popoli, dalle nazioni, dai continenti, con una trepida speranza di ottenerla nella prospettiva del passaggio dal secondo al terzo millennio cristiano" (Dominum et vivificantem, 67)

"...il frutto più prezioso... è l'ascolto da parte dei fedeli laici dell'appello di Cristo a lavorare nella sua vigna, a prendere parte viva, consapevole e responsabile alla missione della Chiesa in quest'ora magnifica e drammatica della storia, nell'imminenza del terzo millennio." (Christifideles laici, 3)

"Maria singolarmente unita a Cristo nella sua prima venuta, per la sua continuata cooperazione con lui lo sarà anche in attesa della seconda... Ella ha anche quel ruolo, proprio della madre, di mediatrice di clemenza nella venuta definitiva..." (Redemptoris mater, 41)


A Fatima, 13.5.1982:
"Di fronte a noi sta il pericolo dell'apostasia da Dio, della lotta contro Dio e contro tutto ciò che è sacro e divino. Siamo forse vicini al tempo predetto da S. Paolo, il tempo dell'anticristo che si alza contro Dio e contro ogni specie di religione. E' il tempo però in cui anche lo Spirito Santo mobilita, attraverso la Madonna, tutta la Chiesa."
('Eco di Medjugorje' 72 - Il riferimento è a 2 Tess, 2, 1-8)

In varie occasioni:
"Emmanuele, Dio-con-noi, l'Eucaristia è la testimonianza sacramentale della tua prima Venuta; è un costante preannunzio della tua seconda Venuta e il segno della tua Venuta definitiva."
(Citato da Don D. Marchiso su GAM 11, 18.5.86)

"La comunità cristiana... ha il compito di farsi testimone di fronte al mondo di questa attesa annunciando... la nuova venuta del Signore, allorchè il tempo lascerà il posto all'eternità. Viviamo insieme con Maria questo tempo di attesa e chiediamole di guidare i nostri passi incontro al Signore. Ella oggi ci ripete con il suo Figlio: "Alzatevi e levate il capo, perché la vostra redenzione è vicina!".
(Angelus 27.11.88 - Avvenire)

"La Chiesa, che desidera pure essere Madre, Ti parla, o Madre di Cristo, o Madre Immacolata, delle sofferenze e delle speranze degli uomini e dei popoli. Dal profondo del secondo Avvento, che è in corso dopo la prima venuta di Cristo, la Chiesa grida a Te: Benigna Madre del Redentore... soccorri il popolo che cade e che pur anela a risorgere!... Porta del Cielo! Sii per noi la porta dell'Avvento di Dio. La porta della salvezza. Amen.
(Avvenire, 9.12.88)

"Dinanzi agli sconvolgimenti che scuotono qui e là i diversi Continenti, dinanzi al ritmo incalzante del sovvertimento di cose e di valori che insidiano le certezze e persino la vita delle nazioni, faccio mia la speranza di S. Agostino, dinanzi all'assalto dei Vandali alla città di Ippona, quando un gruppo allarmato di cristiani della sua chiesa lo cercò: "Non abbiate paura, cari figli! - li rassicurò il santo Vescovo - questo non è un mondo vecchio che si conclude, è un mondo nuovo che ha inizio". Una nuova aurora sembra sorgere nel cielo della storia, invitando i cristiani ad essere luce e sale di un mondo che ha enorme bisogno di Cristo, Redentore dell'uomo."
(Lisbona 10.5.91 - L'Osservatore Romano 12.5.91)

Dai "profondi appelli sorannaturali" giunti da Fatima nel 1917 "molte cose cambieranno nel panorama europeo e mondiale [e] numerosi avvenimenti si verificheranno in questo secolo, specie negli ultimi anni."
(Fatima, 13.5.91 - Avvenire, 14.5.91)

"Una nuova aurora sembra sorgere nel cielo della storia, da Cova da Iria sembra diffondersi una luce consolatrice colma di speranza che illumina i fatti che caratterizzano la fine di questo secondo millennio."
(Citato da 'Pro Deo et fratribus', 1.93)

"Tornino i fedeli, tornino le famiglie cristiane ad invocarla con assiduità e fervore, specialmente mediante la bella preghiera del Rosario! Maria otterrà dal Signore la grazia di una nuova primavera per la Chiesa nell'ormai prossima alba del Terzo Millennio dell'era cristiana."
(Angelus, 6.11.88 - Avvenire)

Parlando il 28.8.88 ad un gruppo di piloti dell'aereonautica e ringraziandoli per la loro collaborazione ai suoi viaggi apostolici nel mondo: "Si sta avverando la profezia di Gesù, che si legge nel capitolo 24 di S. Matteo: - Questo vangelo del Regno sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti."
Il Papa ha troncato la citazione ma il Vangelo conclude: "E allora verrà la fine."!
(da "La Traccia"; per il V. di Matteo cfr. 24,14)

Omelia in Canada, a Edmonton, davanti a migliaia di persone.
"Il Dio della pace sia con noi, qui in Canada e ovunque. Possano giustizia e pace baciarsi ancora una volta alla fine del secondo millennio che ci prepara alla venuta di Cristo, in gloria. Amen."
(L'Osservatore Romano N. 216, 19.9.84)

Giornata Mondiale della Gioventù a Denver (15.08.93 - testo inglese su L'Osservatore R. n. 189, 19.08.93)
"[il nostro pellegrinaggio] ... deve continuare come 'un nuovo Avvento', un momento di speranza e di attesa, fino al ritorno del Signore nella gloria."
"Il Mondo all'approssimarsi di un nuovo millennio, a cui tutta la Chiesa sta preparandosi, è come un campo pronto per essere mietuto."
"Maranatha! Qui, dallo Cherry Creek Sate Park di Denver, in questa riunione di giovani di tutte le parti del mondo, noi gridiamo: Maranatha! Vieni Signore Gesù."

In preparazione del grande Giubileo del terzo millennio.
"Non possiamo presentarci davanti a Cristo, Signore della storia, così divisi come ci siamo purtroppo ritrovati nel corso del secondo millennio."
(Avvenire, 14.6.1994) "I cristiani sono chiamati a prepararsi al Grande Giubileo dell'inizio del terzo millennio rinnovando la speranza nell'avvento definitivo del Regno di Dio, preparandolo giorno dopo giorno nel loro intimo, nella comunità cristiana a cui appartengono, nel contesto sociale in cui sono inseriti e così anche nella storia del mondo."
(Tertio millennio adveniente, 46)

Dal suo libro-intervista: "Varcare le soglie della speranza" (34).
"Ed ecco giunse il 13 maggio 1981. Quando venni colpito dal proiettile dell'attentatore in piazza San Pietro, non badai da principio al fatto che quello era proprio l'anniversario del giorno in cui Maria era apparsa ai tre fanciulli a Fatima, in Portogallo, rivolgendo loro quelle parole che, con la fine del secolo, sembrano avvicinarsi al loro compimento."

Preghiera alla Madonna di Fatima
Madre del Redentore! ...sei stata ferma accanto alla Croce di tuo Figlio, che è la Croce di tutta la storia dell'uomo anche nel nostro secolo. Sei restata e continuerai a rimanere, posando il tuo sguardo sui cuori di questi figli e figlie che già appartengono al terzo millennio. Sei rimasta e continuerai a restare, vegliando, con mille attenzioni di Madre, e difendendo, con la tua potente intercessione, l'albeggiare della Luce di Cristo in seno ai popoli e alle nazioni.
(citata da SE Mons. Paolo Hnilica nella lettera ai benefattori dell'ottobre 1996)

Parlando alla stampa sul significato del Giubileo del 2000 (28 febbraio 1997)
"La sfida è costituita dal vedere il mondo propriamente informato sul vero significato dell'anno 2000, anniversario della nascita di Gesù Cristo. Il Giubileo non può essere solo il ricordo di un evento passato per quanto straordinario, deve essere la celebrazione di una presenza viva e un invito a guardare al secondo avvento del nostro Salvatore, momento in cui instaurerà una volta per sempre il suo Regno di giustizia, di amore e di pace."
(citato da Don Stefano Gobbi all'incontro pubblico di Rubbio, 6.8.98)

Omelia della S. Messa per i giovani a Hradec Králové (celebrazioni millennio S. Adalberto, 4/1997)
"Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra". Dalla prima comunità cristiana raccolta nel Cenacolo abbiamo ricevuto questa invocazione ispirata dal Salmo, e oggi ho la gioia di ripeterla con voi, giovani, alle soglie del terzo millennio.

Udienza generale - (19 novembre 1997)
Con questa certezza noi ci prepariamo al Giubileo. Solo Dio conosce come sarà il futuro. Noi sappiamo, però, che in ogni caso esso sarà un futuro di grazia, sarà il compimento di un disegno divino di amore per tutta l'umanità e per ciascuno di noi. Per questo, nel guardare al futuro, siamo pieni di fiducia e non ci lasciamo prendere dal timore. Il cammino verso il Giubileo è un grande cammino di speranza.

Nel cinquantesimo anniversario della fine della II G. Mondiale
Come far sì che i popoli dell'Europa e del mondo intero vivano in pace al termine del ventesimo secolo e costruiscano un ponte di pace verso i secoli e le generazioni del terzo millennio? Come fare per spegnere i focolai di guerra presenti, purtroppo, nei Balcani, nel Caucaso, nel Rwanda ed in altre parti della terra? Cristo risponde con le parole dell'odierno Vangelo secondo san Giovanni. Il giorno prima della sua Passione, egli annunzia agli apostoli nel Cenacolo la venuta dello Spirito Santo: «Quando verrà lo Spirito di Verità, egli vi guiderà alla Verità tutta intera, perché non parlerà da sè, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future». (Gv 16,13)

Dal discorso in S. Pietro in occasione della festa dell'Immacolata (8.12.97)
L'umanità che si appresta ad entrare nel 3° millennio trova nell'Immacolata il modello dell'attesa e della speranza. Ella ci insegna a rifuggire dal fatalismo e dalla passiva rassegnazione, come pure da ogni tentazione millenarista. Ci insegna a guardare al futuro sapendo che Dio viene verso di noi: noi siamo chiamati a prepararci a questo incontro nella preghiera e nell'attesa vigilante.

Dalla preghiera del S. Padre per il II anno di preparazione al grande Giubileo del 2000
Vieni Spirito creatore, arcano artefice del Regno, con la forza dei tuoi santi doni guida la Chiesa a varcare con coraggio la soglia del nuovo millennio per portare alle generazioni che verranno la luce della Parola che salva. Spirito di Santità, soffio divino che muove il cosmo, vieni e rinnova il volto della terra...

Discorso a Torino per festa della Ascensione 1997
...adesso l'impegno passa a noi pellegrini ancora in cammino sulla terra. Dopo l'Ascensione di Gesù due angeli domandano agli Apostoli: Perché state a guardare il Cielo? Questo Gesù che è salito al Cielo un giorno ritornerà. La domanda è rivolta anche a noi. Siamo ora nel tempo dell'attesa operosa e vigilante del ritorno glorioso di Cristo, il nostro spirito animato di viva speranza gioisce ed invoca: Vieni, Signore Gesù! E la risposta, consegnata nel libro dell'Apocalisse, colma di gioia il nostro cuore come colma di gioia il cuore di ogni credente: Sì, verrò presto!
(citato da Don Stefano Gobbi all'incontro pubblico di Rubbio, 6.8.98)

Dalla catechesi in preparazione al Grande Giubileo (Roma, 10 dicembre 1997)
"Se in Cristo il tempo viene elevato a un livello superiore, ricevendo accesso all'eternità, ciò implica che anche il millennio che si avvicina non deve essere considerato semplicemente come un passo successivo nel corso del tempo, ma come una tappa del cammino dell'umanità verso il suo destino definitivo. L'anno 2000 non è soltanto la porta di un altro millennio; esso è la porta dell'eternità che, in Cristo, continua ad aprirsi sul tempo per conferirgli la sua vera direzione e il suo autentico significato."

Ai partecipanti all'VIII Incontro Intern. della Fraternità Cattolica
(30 maggio - 2 giugno '98, testo originale in inglese)
"All'avvicinarsi del nuovo millennio, la Chiesa sente la chiamata, l'urgente appello del Maestro per un sempre più grande impegno alla missione: "il grano è maturo, il tempo della mietitura è giunto" (Mc 4, 29)".

A Vienna 21.6.98 (da L'Osservatore Romano)
...noi [vescovi] abbiamo il compito comune di "recare un lieto annunzio di bene" (Rm 10, 15) alla Chiesa e al mondo, a tutti coloro cioè che si attendono grandi cose dal terzo millennio che sta per venire.

Castel Gandolfo 15.8.98 (Omelia alla Messa dell'Assunta)
"Maria, Assunta in Cielo, mostrati a tutti come Madre di speranza! Mostrati a tutti come Regina della Civiltà dell'amore!"

Ai partecipanti al Colloquio Internazionale dell'Istituto per le Scienze Umane di Vienna (Castel Gandolfo, 17-18 agosto, originale in inglese)
...offro le mie preghiere allo Spirito Santo, lo Spirito di verità, affinché ci guidi e sostenga i nostri sforzi. Vieni o Spirito Santo, riempi i nostri cuori con il tuo amore e rendici adatti a partecipare alla tua grande missione: rinnovare la faccia della terra!

Udienza generale del mercoledì (19 agosto 1998)
Questo profondo rinnovamento personale e comunitario atteso nella "pienezza dei tempi" e realizzato dallo Spirito Santo coinvolgerà, in qualche misura, tutto il cosmo... La creazione, vivificata dalla presenza dello Spirito creatore, è chiamata a divenire "dimora della pace" per l'intera famiglia umana.

Discorso ai partecipanti al Congresso per "Le migrazioni all'alba del terzo millennio" (9 ottobre 1998)
"L'imminenza del Giubileo ci invita ad attendere l'alba di un nuovo giorno per le migrazioni invocando il 'Sole di Giustizia', Gesù Cristo, perché rischiari le tenebre che si addensano all'orizzonte dei Paesi da cui tante persone sono costrette a partire."

Papa, incontro con Presidente della Repubblica (20 ottobre 1998)
"Il Giubileo è un evento soprattutto spirituale, un'occasione di riconciliazione e di conversione, proposta ai seguaci di Cristo ed a tutti gli uomini di buona volontà, perché possano diventare l'anima ed il fermento di un nuovo millennio, segnato da vera giustizia e da autentica pace."

Udienza generale mercoledì (28 ottobre 1998)
"...Osserva san Basilio Magno: "Se qualcuno attentamente riflette, comprenderà che anche al momento dell'attesa manifestazione del Signore dal cielo, lo Spirito Santo non vi mancherà come alcuni credono; egli invece sarà presente anche al giorno della rivelazione del Signore, nella quale giudicherà il mondo in giustizia".

Udienza generale del mercoledì (02.12.1998)
"...nella fatica quotidiana profusa per la preparazione del Regno di Dio nella storia, si fa sentire forte la voce dello Spirito e della sposa che invocano: "Vieni!... Vieni, Signore Gesù". E' la stupenda conclusione dell'Apocalisse e, si può dire, il sigillo cristiano della storia."

Dalla Bolla "Incarnationis Mysterium" (novembre 1998)
Lo sguardo, pertanto, sia fisso sul futuro. Il Padre misericordioso non tiene conto dei peccati dei quali ci siamo veramente pentiti. Egli, ora, compie una cosa nuova e nell'amore che perdona anticipa i cieli nuovi e la terra nuova.
Il passo dei credenti verso il terzo millennio non risente affatto della stanchezza che il peso di duemila anni di storia potrebbe portare con sé; i cristiani si sentono piuttosto rinfrancati a motivo della consapevolezza di recare al mondo la luce vera, Cristo Signore.

Preghiera in Piazza di Spagna (L'Oss. Romano, 9-10 dic. 1988)
"O Maria! Eccoci nuovamente ai tuoi piedi... ti supplichiamo... perché, durante quest'ultimo anno di preparazione al Grande Giubileo del Duemila, ci insegni a camminare uniti verso la casa paterna, per formare dell'intera umanità una sola famiglia"

Omelia nella celebrazione Eucaristica (29.11.1998, dal Bollettino Vaticano)
Questo triennio di preparazione immediata al nuovo millennio, per il suo carattere trinitario ci parla non soltanto di Dio in se stesso, come mistero ineffabile di vita e di santità, ma anche di Dio che viene incontro a noi.

Discorso all'Angelus (8 dicembre 1998)
...Quest'anno, poi, l'Avvento ci introduce all'ultimo anno di preparazione al Grande Giubileo del 2000. Un motivo in più per intensificare il nostro sforzo perché più generosa e vigile sia l'attesa della venuta del Redentore.

Ai Vescovi di Bosnia-Erzegovina in visita "Ad limina" - (15.01.1999)
Accogliendo con amore la parola di Dio che salva, le vostre comunità ecclesiali rimangano fedeli a Cristo fino al compimento del mistero di Dio e si facciano attente a quanto dice loro lo Spirito in questo passaggio epocale tra il secondo ed il terzo millennio.

Dalla preghiera del S. Padre per il 3. anno di preparazione al grande Giubileo del 2000
Padre buono, fa che l'Anno giubilare sia tempo favorevole, anno del grande ritorno alla casa paterna; fiorisca vigoroso l'amore verso di Te e verso il prossimo, si diffonda la giustizia e la pace; ai poveri venga annunciata la Buona Novella.

Via Crucis al Colosseo - 2.4.1999
"Padre nelle tue mani affido il mio spirito"... Oggi vorremmo mettere queste parole sulle labbra dell'umanità alla fine del secondo millennio, alla fine del ventesimo secolo. I millenni non parlano, i secoli non parlano, ma parla l'uomo, parlano migliaia, miliardi di uomini che hanno riempito questo spazio che si chiama ventesimo secolo, questo spazio che si chiama millennio. Vogliamo oggi mettere queste parole di Cristo sulle labbra di tutti questi uomini che sono stati cittadini del nostro ventesimo secolo, del nostro secondo millennio, perché queste parole, questo grido di Cristo sofferente, la sua ultima parola non solamente chiude: questa parola apre. Significa un'apertura sul futuro.

Dalla preghiera per il Grande Giubileo del 2000 - (L'Oss. Romano, 1.5.99)
Per tua grazia, o Padre, l'Anno giubilare sia tempo di conversione profonda e di gioioso ritorno a Te; sia tempo di riconciliazione tra gli uomini e di ritrovata concordia tra le nazioni; tempo in cui le lance si mutino in falci e al fragore delle armi succedano i canti della pace.

Visita in Romania - (cerim. di congedo all'aereoporto, Bucarest, 9 maggio)
...Mentre si sta per aprire la porta del terzo millennio, ci viene chiesto di uscire dai nostri abituali confini per far sentire con maggior vigore il vento della Pentecoste nei Paesi del vecchio continente e sino agli estremi confini del mondo.

Visita in Romania 7-9 maggio 1999 - (discorso ai giovani)
In questi giorni lo Spirito consegna a voi, giovani, il "sogno" di Dio: che tutti gli uomini facciano parte della sua famiglia, che tutti i cristiani siano una cosa sola. Entrate con questo sogno nel nuovo millennio!

Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II per la 73. Giornata Missionaria Mondiale - (23.5.999)
Celebriamo il prossimo 24 ottobre l'ultima Giornata Missionaria Mondiale di un millennio, nel quale l'opera evangelizzatrice della Chiesa ha prodotto frutti veramente straordinari. Ringraziamo il Signore per l'immenso bene compiuto dai missionari e, volgendo lo sguardo verso il futuro, aspettiamo fiduciosi l'albeggiare di un nuovo Giorno.
Quanti operano agli avamposti della Chiesa sono come le sentinelle sulle mura della Città di Dio, alle quali noi chiediamo: "Sentinella quanto resta della notte? (Is 21, 11), ricevendo la risposta: "Senti? Le tue sentinelle alzano la voce, insieme gridano di gioia, perché vedono con i loro occhi il ritorno del Signore in Sion" (Is 52, 8). La loro testimonianza generosa in ogni angolo della terra annuncia "che, in prossimità del terzo millennio della Redenzione, Dio sta preparando una grande primavera cristiana, di cui già si intravede l'inizio" (Redemptoris Missio, n. 86).

Regina Caeli - (23.5.999)
L'impegno missionario non ha scadenze e coinvolge ogni membro della comunità cristiana. Oggi, come agli inizi, la Chiesa sa che, per affrontare le sfide della nuova evangelizzazione, ha bisogno di sostare in preghiera con Maria, la Madre di Gesù e Madre nostra. Chiediamo alla Vergine di pregare con noi e per noi il Padre celeste, affinché effonda su tutti i credenti lo Spirito Santo e rinnovi i prodigi della Pentecoste.

Polonia: celebrazione alla "Biskupia Gora" di Pelplin - (6.6.999)
Resta con noi, quando si fa sera! Resta, mentre il tempo della nostra storia sta raggiungendo il termine del secondo millennio. Resta con noi e aiutaci a camminare sempre lungo la via che porta alla casa del Padre.

Polonia, aeroporto Rebiechowo di Gdansk - (5.6.999)
...Vengo da voi alla vigilia del Grande Giubileo dell'Anno 2000. Vengo come un pellegrino dai figli e dalle figlie della mia Patria con parole di fede, speranza e carità. Al tramonto di questo millennio ed insieme alla soglia dei tempi nuovi che verranno, voglio meditare insieme ai miei connazionali il grande mistero di Dio che "è amore".
Udienza generale 30 giugno 1999

...Il viaggio che intendo fare nell'anno giubilare possa rappresentare il viaggio di tutta la Chiesa desiderosa di essere sempre più pronta alla voce dello Spirito, per andare speditamente incontro a Cristo, lo Sposo: "Lo Spirito e la Sposa gridano: vieni" (Ap 22, 17).
Visita ad una parrocchia romana (28 novembre 1999)

"Se tu squarciassi i cieli e scendessi!" (Is 63, 19). Quest'accorata invocazione del profeta Isaia esprime in modo efficace quali debbano essere i sentimenti della nostra attesa del Signore che sta per venire. Si! Il Signore è già venuto in mezzo a noi duemila anni fa e noi ci prepariamo a celebrare nel prossimo Natale il grande evento dell'Incarnazione. Cristo ha radicalmente cambiato il corso della storia. Alla fine, egli ritornerà glorioso e noi lo attendiamo, impegnandoci a vivere la nostra esistenza come un avvento di fiduciosa speranza.
(da L'Oss. Romano del 3 dic. 1999)

Dall'omelia per la Solennità della Madre di Dio e per la XXXIII Giornata Mondiale della Pace
Anno Duemila che ci vieni incontro, Cristo ti conceda la pace!
(L'Oss. Romano - 3/4 Gennaio 2000)

Angelus, 1 gennaio 2000
Il primo giorno dell'anno è posto sotto la speciale protezione di Maria. Iniziamo il Duemila sotto lo sguardo amorevole della Madre di Dio, che dona al mondo Cristo, Principe della Pace. Il manto della sua maternità si stenda su tutti e ci protegga dal male, ci liberi dall'odio e dalla violenza. Accompagni l'umanità su sentieri di pace.
(L'Oss. Romano - 3/4 Gennaio 2000)

Omelia ecumenica per l'apertura Porta Santa in S. Paolo fuori le mura, 18.01.2000
Da questa Basilica, che ci vede oggi raccolti insieme con gli animi colmi di speranza, io spingo avanti lo sguardo verso il nuovo millennio. L'auspicio, che mi sgorga dal cuore e si fa supplica accorata davanti al trono dell'Eterno, è che in un futuro non lontano i cristiani, finalmente riconciliati, possano tornare a camminare insieme come unico popolo, obbedienti al disegno del Padre, un popolo in grado di ripetere, ad una sola voce, con la gioia di una rinnovata fraternità: "Benedetto sia Dio, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo".
(dal sito internet del Vaticano)

Omelia durante la Concelebrazione con gli Ordinari di Terra Santa nel Cenacolo, 23 marzo 2000
"...Celebrando questa Eucaristia nella Sala Superiore a Gerusalemme, siamo uniti alla Chiesa di ogni tempo e di ogni luogo. Uniti al Capo, siamo in comunione con Pietro e con gli Apostoli e con i loro Successori nel corso dei secoli. In unione con Maria, con i Santi, con i Martiri e con tutti i battezzati che hanno vissuto nella grazia dello Spirito Santo, diciamo con forza: Marana tha! "Vieni Signore Gesù!". Conduci noi e tutti coloro che hai scelto alla pienezza della grazia nel tuo Regno eterno! Amen."
(dal sito internet del Vaticano)

Omelia alla Basilica del S. Sepolcro, 26 marzo
All'alba di un nuovo millennio, i cristiani possono e devono guardare al futuro con salda fiducia nella potenza gloriosa del Risorto di fare nuove tutte le cose. Egli è Colui che libera ogni creatura dalla schiavitù della caducità. Mediante la Risurrezione, Egli apre la via al riposo del grande Sabbath, l'Ottavo Giorno, quando il pellegrinaggio dell'umanità giungerà al termine e Dio sarà tutto in tutti...
Risplendente della gloria dello Spirito, il Signore Risorto è il Capo della Chiesa, suo Mistico Corpo. Egli la sostiene nella missione di proclamare il Vangelo della salvezza agli uomini e alle donne di ogni generazione fino a quando ritornerà nella gloria!
(dal sito internet del Vaticano)

Udienza generale, 5 ottobre
...Questo richiamo alla vigilanza rende le nostre liturgie eucaristiche aperte alla venuta piena del Signore, all'apparire della Gerusalemme celeste. Nell'Eucaristia il cristiano alimenta la speranza dell'incontro definitivo con il suo Signore.

Omelia per il Giubileo dei Vescovi, 8 ottobre 2000
Oggi Piazza San Pietro è simile a un grande cenacolo...
La venerata immagine della Madonna di Fatima, che abbiamo la gioia di ospitare in mezzo a noi, ci aiuta a rivivere l'esperienza del primo Collegio apostolico, radunato in preghiera nel Cenacolo con Maria, la Madre di Gesù. Regina degli Apostoli, prega con noi e per noi, affinché lo Spirito Santo discenda con abbondanza sulla Chiesa...

Udienza generale del mercoledì, 29 novembre 2000
La salvezza è offerta a tutte le nazioni, come attesta già l'alleanza con Noè, che testimonia l'universalità della manifestazione divina e della risposta umana nella fede. In Abramo, poi, "si diranno benedette tutte le famiglie della terra" (Gn 12,3). Queste sono in cammino verso la città santa, per godere di quella pace che cambierà il volto del mondo, quando si forgeranno le spade in vomeri e le lance in falci.

Udienza generale del mercoledì, 6 dicembre 2000
...Con questo animo dobbiamo far nostra l'invocazione: "Venga il tuo Regno!". Un'invocazione che nella storia dell'umanità è salita tante volte al cielo come un grande respiro di speranza: "Vegna vêr noi la pace del tuo regno", esclama Dante nella sua parafrasi del Padre Nostro (Purgatorio XI,7). Un'invocazione che orienta lo sguardo al ritorno di Cristo e alimenta il desiderio della venuta finale del Regno di Dio.

Giubileo dei catechisti, 10 dicembre 2000
"Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!", così diceva nel deserto Giovanni il Battista, preannunciando la pienezza dei tempi. Facciamo nostro questo grido di speranza, celebrando il Giubileo bimillenario dell'Incarnazione. Ogni uomo possa, in Cristo, vedere la salvezza di Dio! (...) Il Papa vi dice: Andate! Come il Battista, preparate la via al Signore che viene."

Dalla Lettera Apostolica "Novo millennio ineunte" - 1
Con uno straordinario dinamismo, che ha coinvolto tanti suoi membri, il Popolo di Dio, qui a Roma, come a Gerusalemme e in tutte le singole Chiese locali, è passato attraverso la "Porta Santa" che è Cristo. A lui, traguardo della storia e unico Salvatore del mondo, la Chiesa e lo Spirito hanno gridato: "Marana tha, Vieni, Signore Gesù".

Inizio nuovo millennio

Udienza generale, 14 febbraio 2001
L'ultima pagina dell'Apocalisse - che è stata proclamata in apertura del nostro incontro - dipinge a vivi colori questa meta. La Chiesa e lo Spirito attendono e invocano quel momento in cui Cristo "consegnerà il regno a Dio Padre, dopo aver ridotto al nulla ogni principato e ogni potestà e potenza... La Chiesa, sposa innamorata dell'Agnello, con lo sguardo fisso a quel giorno di luce, eleva l'invocazione ardente: "Maranathà" (1Cor 16,22), "Vieni, Signore Gesù!" (Ap 22,20).

Lettera a Sua Beatitudine Volodymyr, Metropolita di Kyiv e di tutta l'Ucraina, 26 marzo 2001
Nell'attesa, voglia il Signore concederci la consapevolezza della comune partecipazione all'ansia per l'unità tra tutti i cristiani. Essa è indispensabile perché l'annuncio del Vangelo risuoni con rinnovato slancio in tutto il mondo, sino al momento in cui spunti il giorno, da tutti aspettato, del gioioso incontro con Cristo Risorto, Signore dell'Universo.

Dall'Areopago di Atene, 4 maggio 2001
...Con questa Dichiarazione Comune, noi, Papa Giovanni Paolo II, Vescovo di Roma, e Christodóulos, Arcivescovo di Atene e di Tutta la Grecia, eleviamo voti perché "voglia Dio stesso, Padre nostro, e il Signore nostro Gesù Cristo dirigere il nostro cammino, affinché possiamo crescere e abbondare nell'amore vicendevole e verso tutti, per rendere saldi e irreprensibili i cuori di tutti nella santità, davanti a Dio Padre nostro, al momento della venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi". Amen.

Catechesi del Papa all'udienza generale del 23 maggio 2001
"Esultino i fedeli nella gloria, sorgano lieti dai loro giacigli". Questo appello del Salmo 149, che è stato appena proclamato, rimanda ad un'alba che sta per schiudersi e vede i fedeli pronti a intonare la loro lode mattutina. Tale lode è definita, con un'espressione significativa, "un canto nuovo", cioè un inno solenne e perfetto, adatto ai giorni finali, in cui il Signore radunerà i giusti in un mondo rinnovato...

Messaggio per la XVII Giornata Mondiale della Gioventù (Toronto 2002), 31.07.2001
Quando la luce va scemando o scompare del tutto, non si riesce più a distinguere la realtà circostante. Nel cuore della notte ci si può sentire intimoriti ed insicuri, e si attende allora con impazienza l'arrivo della luce dell'aurora. Cari giovani, tocca a voi essere le sentinelle del mattino che annunciano l'avvento del sole che è Cristo risorto!

Messaggio ai giovani per la XXI edizione della Tendopoli promossa dai Passionisti del Santuario di S. Gabriele (L'Oss. Romano - 22.8.01)
"Per portare a compimento quest'importante compito, seguite con fedeltà il cammino formativo della vostra tipica spiritualità, che vi chiede di essere "pellegrini, sentinelle e testimoni". Pellegrini alla ricerca di Dio, sentinelle che vegliano preparando il ritorno glorioso del Signore risorto, testimoni intrepidi e coraggiosi del suo messaggio di salvezza."

Udienza generale del 10 ottobre 2001
"Dio vuole rendere felice l'uomo intero. La condizione che egli prepara per i suoi figli è espressa dal simbolo del "giardino irrigato", immagine di freschezza e fecondità. Il lutto si converte in festa, si è saziati di delizie e colmati di beni, tanto che viene spontaneo danzare e cantare. Sarà una gioia incontenibile, una letizia di popolo. Dio non viene meno al suo amore... Sulla roccia salda di questo amore, l'invito alla gioia evoca un futuro di Dio che, pur differito, prima o poi verrà, nonostante tutte le fragilità degli uomini."

Finale del messaggio Urbi et Orbi, 25 dicembre 2001
"...Vieni, Dio fatto uomo! Vieni ad essere il cuore del mondo rinnovato dall'amore! Vieni dove maggiormente in pericolo sono le sorti dell'umanità! Vieni, e non tardare! Tu sei "la nostra pace"!

Da L'Osservatore Romano del 16 maggio 2002:
"L'inno, che rivela una considerevole forza profetica, presenta una grandiosa immagine del Signore. La sua figura incombe solenne su tutta la scena del mondo e l'universo è percorso da un fremito di fronte al suo incedere". Con queste parole Giovanni Paolo II ha commentato il Cantico: Ab 3, 2-4.13a.15-19 "Dio appare per il giudizio" - delle Lodi Venerdì 2ª settimana..."

Finale dell'omelia del 19 maggio 2002:
"...in comunione con i nuovi Santi, imploriamo a nostra volta il prodigio di una rinnovata Pentecoste per la Chiesa. Domandiamo che scenda sull'umanità del nostro tempo l'abbondanza dei doni dello Spirito Santo. Vieni, Santo Spirito, infiamma i cuori dei tuoi fedeli! Aiuta anche noi a diffondere nel mondo il fuoco del tuo amore. Amen!"

Da L'Osservatore Romano del 26 giugno 2002:
Egli (Cristo) regna sull'universo con quel dominio di pace e di amore che prepara il nuovo mondo, i nuovi cieli e la nuova terra.

Dedicazione del Santuario della DM a Lagiewniki, 17.08.2002
Oggi, in questo Santuario, voglio solennemente affidare il mondo alla Divina Misericordia. Lo faccio con il desiderio ardente che il messaggio dell'amore misericordioso di Dio, qui proclamato mediante Santa Faustina, giunga a tutti gli abitanti della terra e ne riempia i cuori di speranza. Tale messaggio si diffonda da questo luogo nell'intera nostra amata Patria e nel mondo. Si compia la salda promessa del Signore Gesù: da qui deve uscire "la scintilla che preparerà il mondo alla sua ultima venuta".

Da L'Osservatore Romano del 21 agosto 2002:
Sia Maria ad ottenere per tutti il dono dell'unità e della pace: l'unità della fede, l'unità dello spirito e del pensiero, l'unità delle famiglie; la pace dei cuori, la pace delle nazioni e del mondo, in attesa del ritorno glorioso di Cristo.

Da L'Osservatore Romano del 12 settembre 2002:
Vorrei ripetere a tutti la parola della Bibbia: "Il Signore... viene a giudicare la terra. Giudicherà il mondo con giustizia e con verità tutte le genti" (Sal 95, 13).

Pasqua 2004, veglia nella notte:
... questa suggestiva veglia è attesa fiduciosa del pieno compimento delle antiche promesse. La memoria dell'opera di Dio culmina nella risurrezione di Cristo e si proietta sull'evento escatologico della parusìa. Intravediamo così, in questa notte pasquale, l'alba del giorno che non tramonta più, il giorno di Cristo risorto, che inaugura la vita nuova, "i cieli nuovi e la terra nuova"...
Al fianco di ciascuno di voi resterà sempre Maria, come fu presente tra gli Apostoli impauriti e sbandati nell'ora della prova. E con la sua fede Ella vi indicherà, al di là della notte del mondo, l'aurora gloriosa della risurrezione. Amen.

Enciclica "Ecclesia de Eucaristia", conclusione.
In lei (Maria) vediamo il mondo rinnovato nell'amore. Contemplandola assunta in Cielo in anima e corpo, vediamo uno squarcio dei « cieli nuovi » e della « terra nuova » che si apriranno ai nostri occhi con la seconda venuta di Cristo. Di essi l'Eucaristia costituisce qui in terra il pegno e, in qualche modo, l'anticipazione: « Veni, Domine Iesu! » (Ap 22,20).

Udienza del mercoledì, 26 maggio 2004
I giusti attendono nella speranza la venuta del Signore a rendere più luminosa la vicenda dell'umanità, spesso immersa nelle tenebre del peccato, dell' ingiustizia, della menzogna, della violenza.

Udienza del mercoledì, 16 giugno 2004
La seconda parte del Salmo può così tratteggiare un mondo trasfigurato. Il Signore stesso dal suo trono in Sion interviene con estremo vigore contro le guerre e stabilisce la pace che tutti bramano. Quando si legge il v. 10 del nostro inno: «Farà cessare le guerre sino ai confini della terra, romperà gli archi e spezzerà le lance, brucerà con il fuoco gli scudi», il pensiero corre spontaneamente a Isaia.
Anche il profeta ha cantato la fine della corsa agli armamenti e la trasformazione degli strumenti bellici di morte in mezzi per lo sviluppo dei popoli: «Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno più nell’arte della guerra».

Ecclesia de Eucharistia, n. 20
È in questo mondo che deve rifulgere la speranza cristiana! Anche per questo il Signore ha voluto rimanere con noi nell'Eucaristia, inscrivendo in questa sua presenza sacrificale e conviviale la promessa di un'umanità rinnovata dal suo amore. (L'Osservatore Romano, 11 agosto 04)

Angelus, 19 settembre 2004
Dinanzi al male, che in varie forme si manifesta nel mondo, l’uomo, afflitto e sconcertato, si domanda: "Perché?". In quest’alba del terzo millennio, benedetta dal Grande Giubileo e ricca di tante potenzialità, l’umanità è segnata dallo sconvolgente dilagare del terrorismo. Il susseguirsi di atroci attentati alla vita umana turba ed inquieta le coscienze e suscita nei credenti la sofferta domanda che ricorre nei Salmi: "Perché, Signore? Fino a quando?".