Messaggi a "Rossana" (1987-1996)

"Rossana" è una giovane veggente del Veneto, ormai universitaria, che nel 1987 ha iniziato a ricevere messaggi soprannaturali dalla Vergine. Maria l'ha guidata lungo un cammino spirituale molto personale e riservato; il fenomeno infatti è rimasto sempre nella ristretta cerchia dei familiari e amici della parrocchia. Il suo parroco, recentemente scomparso, le ha fatto da guida spirituale e ne ha diffuso con discrezione i messaggi in modo che di lei si sa poco, e anche sulla stampa specializzata non è mai apparso il suo cognome.
René Laurentin però ha avuto occasione di conoscerla di persona fin dagli inizi, ne ha inserito la storia in un suo libro pubblicato in Italia e mantiene i contatti.
Sul numero del 15 dic. 1996, della rivista francese "Chrétien Magazine", ha riportato il messaggio che Rossana ha ricevuto, all'inizio di un breve e incontro familiare e gioioso come sempre con la Vergine Santa, il 4 novembre '96:
Dio vi chiede di saper accogliere questi momenti di grazia per poter già conoscere qualcosa della gioia del suo Regno. Io sono qui per portarvi mio Figlio e con lui tutto il suo Regno. Se il Signore viene, non viene certo per caso e per qualche circostanza di poco conto. Egli viene per voi, per ciascuno di voi. Egli viene per rendervi partecipi di tutto lui stesso. Viene per portarvi con lui. Questa è la vera gioia, quella che dura per sempre. Il Regno di Dio sta per venire, non chiudete il vostro cuore.

Nel vaglio accurato e severo che il noto mariologo R. Laurentin fa delle molte presunte Apparizioni della Vergine in questi tempi, sulla "sua" Rivista "Chrétiens Magazine", spicca da qualche anno quella che avviene in Italia a Rossana. Per espresso desiderio di questa veggente, della sua famiglia e della parrocchia, ogni riferimento di identità di luoghi e di persone rimane del tutto riservato.

La giovane Rossana vede la Vergine dal 23 marzo 1987 quando aveva ancora 11 anni. Dopo tre anni, la Vergine le annunciò che le sue apparizioni avrebbero avuto fine il 22 marzo 1990. Rossana però ricevette la promessa di una apparizione annuale ancora per 5 anni. Quest'anno quindi è la quarta e penultima apparizione. Ogni anno mi si invita con insistenza a venire a celebrare la Santa Messa alla conclusione della quale ha luogo quest'incontro. È sempre l'occasione di una liturgia fervorosa animata da un corale di giovani magnificamente formati alla preghiera e al raccoglimento. Nell'omelia, non parlo di Rossana ma della Vergine, facendo solo qualche allusione, in modo da preservare la vita normale della giovane che vive in questa parte d'Italia.
L'apparizione del mercoledì 22 marzo scorso si svolse in modo analogo alle precedenti. L'estasi è molto simile a quanto avviene a Medjugorje. Rossana prega nell'attesa ma senza impazienza né inquietudine. E d'improvviso gli occhi e la testa si levano, un sorriso luminoso illumina il suo volto mentre cade in ginocchio.
La comunicazione comincia. La Madonna appare con il Bimbo Gesù. Singolarità: nel marzo del 1987, Rossana lo vedeva Bimbo nella mangiatoia; oggi l'ha visto Fanciullo di 6 anni, come se le volesse insegnare tutte le età della sua Incarnazione.
L'incontro è molto familiare e confidenziale. Rossana comunica coscienziosamente le intenzioni che le sono state affidate. Il dialogo è molto spontaneo con la Vergine ma anche con il Bambino Gesù, col suo Angelo Custode, Medardo, che ella chiama familiarmente "Medy" e col suo fratellino morto alla nascita.
La Vergine le ha comunicato questo breve messaggio: «Cari figli, questa sera vi do delle grazie abbondanti. Intercederò per voi presso Dio perché esaudisca le vostre richieste. Vi domando di continuare a pregare per la situazione del mondo. Pregate con il cuore perché la Pace diventi possibile. Ve ne ringrazio».
«Siamo noi che dobbiamo ringraziarti», risponde Rossana. Le sue labbra si muovono ma non si sente la sua voce. Dopo 4 minuti, i suoi occhi e il suo volto si levano ancora di più verso l'alto mentre la Madonna sale verso il Cielo sparendo. Poi rapidamente, Rossana abbassa la testa e riprende, nella notte della fede la preghiera che prolunga l'apparizione. Le persone presenti, preti e religiose, pregano per lei.
Un episodio inatteso ha cambiato però il corso di questi incontri annuali con la Madonna.
L'anno passato dopo l'Apparizione del 22 marzo 1993, Rossana attraversò un periodo di attacchi terrificanti da parte del demonio, (caratteristico di molti mistici trai quali Vassula), che la spaventava anche fisicamente fino a volerla strangolare. Nella preghiera e nella sofferenza passò mesi molto difficili. Si rifugiava piena di paura nella camera dei suoi genitori che pregavano con lei per allontanare l'avversario.
È per questo che Rossana provava un immenso bisogno di vedere la Vergine. Spesso il Signore, nella vita spirituale, rende più acuto il desiderio di ciò che poi esaudisce.

Ecco ciò che ella stessa scrive il 3 ottobre 1993.
«Quando la Vergine mi lasciò (22 marzo) mi era difficile rassegnarmi. Mille dubbi e mille incertezze affollavano il mio spirito. Mi sentivo sempre più sola, al punto che non mi bastava più sentire la sua presenza costante nel mio cuore. No, io volevo vederla, parlarle, abbracciarla, guardare il suo volto, riconoscere le sue espressioni, ascoltare la sua dolce voce!
«E come mi mancava anche il piccolo Gesù, con i suoi boccoli dorati e i suoi occhi color del cielo ! Una notte mi svegliai d'improvviso con la netta sensazione di sentirlo ridere e giocare vicino al mio letto. Ma, quando mi accorsi che tutto intorno era solo silenzio e oscurità, caddi in una sofferenza nostalgica. Il demonio approfittava di questo stato per spaventarmi doppiamente: lo sentivo girare furioso nella camera. Il suo respiro sembrava il ruggito di un leone affamato, ed io, paralizzata dal terrore, non riuscivo neppure a farmi il Segno della Croce. Questo fece nascere in me l'urgenza della preghiera. Mi alzai per pregare tutta la notte sola e con i miei genitori! Attraverso questo silenzio e il Rosario dei miei si levava sempre ancora la mia preghiera: "Vieni, Mamma del Cielo!"
«Questo appello divenne più forte a C., un luogo benedetto dove ero andata quest'estate per seguire gli esercizi spirituali con la Comunità di Don Angelo. Fu allora che Medy (l'Angelo Custode) commosso dei miei continui lamenti, mi annunciò un possibile ritorno celeste.
— "Se tu avessi pregato di più, forse si sarebbe già verificato!" mi disse.
«Presa dall'entusiasmo, chiesi a tutti di pregare "per una intenzione importante"».
Dopo parecchio tempo, Medy precisò la data, cinque giorni prima. Così Rossana venne esaudita il 4 ottobre 1993.
«Rividi la sua Luce davanti a me con le meravigliose creature celesti che l'accompagnavano: 5 angeli, Gesù, Marco (il fratellino). La Madonna era vestita come la Madonna pellegrina della parrocchia. La Vergine mi salutò con un sorriso e il piccolo Gesù con la mano.»
Rossana riassunse il messaggio: «Cari figliolini (...), io ritornerò ogni primo lunedì del mese ( e sorrise dolcemente). Vi chiedo inoltre di pregare col cuore. Pregate, pregate per la pace nel mondo, poiché il demonio vuole invaderlo col suo odio per tutto ciò che è buono agli occhi di Dio. Aprite il vostro cuore al mio incessante appello. Pregate e offrite la vostra vita a Cristo. Siate i Suoi testimoni nel mondo. Siate portatori del Suo Amore infinito».
La 2° apparizione del lunedì ebbe luogo il primo novembre, con questo messaggio: «Cari figliolini, sono venuta tra voi, stasera, per dirvi una cosa molto importante: Accogliete Gesù nel vostro cuore, non fatevi distrarre dalle vanità del mondo. Non perdete il vostro tempo. Accogliete Dio nella vostra vita. Solo così voi avrete la pace. E quando ricevete Gesù nel vostro cuore, non chiudete la porta ai vostri fratelli, ma siate tutti uniti, in modo che il demonio non possa spaventarvi. Siate uniti nel Suo Amore e difendetevi dal male. Non vi accusate e non vi giudicate ma siate testimoni di quello che vi ho insegnato».
— La 3° apparizione del lunedì avvenne il 6 dicembre. Quel giorno la Vergine disse a Rossana: «Se oggi sono qui è perché la preghiera di tante persone mi ha chiamata. Ora sono nel loro cuore e ascolto le loro voci unite in una sola lode. Nella preghiera, mia cara non ci sono più divisioni e ostacoli. Niente impedisce la mia presenza in ciascuno di voi.
— Avete qualche impegno per il santo giorno di Natale?
— Se avete un po' di tempo potrei venire a trovarvi.
— Come, a Natale?
— Sì mia piccola».
E sorrise
— Oh, mio Dio! non me lo aspettavo proprio ! Lo dirò subito a Don Angelo e a papà e agli amici perché no!
— Mia piccola tu hai il tempo e l'occasione per dirlo a chi credi.
— Mamma, ti voglio un gran bene, ma prima di andartene, benedici le persone qui presenti per la prima volta. Alcune soffrono molto (Rossana raccomanda le loro intenzioni poi interpella il suo fratellino).
— E tu, Marco, ci sarai per il giorno di Natale?
— Sì, sorellina mia, salutami con tanto affetto tutti in casa.»
— Il giorno di Natale ebbe così luogo la 4° Apparizione di questa nuova sequenza. La Vergine disse: «Carissimi figlioli, vi ringrazio immensamente di essere venuti qui oggi. Sono felice di portarvi mio Figlio in questo santo giorno di gioia. Accogliete Dio nel vostro cuore in modo che ogni giorno della vostra vita l'amore diventi grande in voi con la forza della lede. Ogni giorno il Signore nasce. Ed ecco il mio augurio per voi: che la gioia che vi ho donato in questo giorno rimanga e maturi con mio Figlio che vi ama infinitamente».

Messaggio del 3 gennaio
— Lunedì 3 gennaio (5° Apparizione), Rossana riceve questo messaggio: «Questa sera sono venuta per domandarvi di vivere più intensamente la Parola di Dio. Troppo spesso i vostri occhi la leggono superficialmente e il vostro cuore non ne comprende il senso. Vivetela dall'interno, ogni giorno, e fatela germogliare nel cuore. Solo così capirete la vita di mio Figlio e diventerete un esempio per gli altri. I vostri fratelli ricorreranno a voi. È per questo vi chiedo, miei figliolini, di guidarli sulla via della Luce. Ve lo chiedo a nome di Mio Figlio.»
— La 6° Apparizione del lunedì ebbe luogo il 7 febbraio con questo messaggio: «Vi do questa sera, miei cari, un doloroso richiamo perché voi lo portiate ai vostri fratelli. Pregate, pregate, pregate ancora intensamente, miei cari, per la pace nel mondo. Satana prende possesso di molti cuori e numerose sono le anime che si perdono. Pregate, ve ne supplico. Mio Figlio è troppo stanco e troppo offeso dalla cattiveria del mondo. Pregate per la pace. Se i governi delle Nazioni, non guardano verso il Cielo, il fango della Terra accoglierà ancora il sangue innocente dei piccoli in guerre sempre più aspre. Pregate soltanto e le allontanerete.»

Quel giorno Rossana intercede appunto per i giovani cubani perché abbiano il coraggio di testimoniare nel loro Paese.
«Io accolgo con tutto il cuore questa richiesta e benedico questa terra dove si combatte» riprende la Vergine.
Rossana prega anche per i sacerdoti e gli afflitti.
«Ogni grido del dolore umano mi giunge. Il Cielo ascolta la sofferenza, mia cara.
— Cosa vuol dire questo?
— Ogni dolore sarà ripagato con gioia molto più grande».

Il 7 marzo (7° Apparizione) la Vergine insiste:
«Sono venuta per domandarvi, ancora una volta, di pregare con il cuore perché il mondo si apra all'Amore di Dio e si converta. Pregate per la pace. Non vi stancate di ascoltare questo richiamo.»
È a questo punto che la Vergine annuncia a Rossana ciò che l'attende per la 4° Apparizione annuale (quella del 22 marzo 1994 riportata all'inizio di questo articolo).

Scrive ancora Laurentin quanto segue.
«Ciò che mi ha colpito di più durante il soggiorno fra questa gente è:
— la famiglia di Rossana: spontanea, viva, che sa pregare e educare in piena umiltà ciò che ha aiutato Rossana stessa a trovare il buon cammino naturale e soprannaturale.
— la Parrocchia: Don Angelo mantiene l'ordine e il ritmo della vita parrocchiale. Confessa ogni giorno più di un'ora con l'aiuto di un prete ottuagenario. Questa Parrocchia è come un porto dove Don Angelo accoglie i gruppi di preghiera e dove ha fondato due comunità, l'una formata da una dozzina di uomini dai 25 ai 40 anni che si preparano al sacerdozio, l'altra è una comunità femminile che aiuta la Parrocchia stessa. Don Angelo ha inoltre installato in vicinanza della chiesa una radio trasmittente affidata a persone qualificate.
Anche il Vescovo di questa zona è un uomo semplice con la stessa fede del suo popolo. È un uomo accogliente che, nonostante i suoi impegni, mi ha accolto e non mi ha parlato di "problemi", ma dei contatti che sono la sua vita: nella sua ultima visita pastorale ha incontrato 1.000 ammalati. Le sue parrocchie sono meravigliosi centri di iniziative per tutte le necessità odierne.

R. Laurentin


(Da "Chrétiens magazine", n° 70, 15 Avrìl 1994, pagg. 16 et seg.)