Una foto straordinaria

La fotografia risale al 1983, fu subito distribuita e se ne poterono trovare copie con relativa facilità.
E' un volto di grande bellezza, anche sul piano puramente umano, con una intensità di sguardo introvabile su questa Terra. Per fare un falso si dovrebbe reperire un attore o un tale con quelle fattezze e personalità, che si presti ad una foto burla. Sembra improbabile. Eventualmente potrebbe essere la foto di un disegno.
Successivamente è circolata una testimonianza scritta, vedi sotto, del sacerdote di Pesaro don Vittorio Guidotti che era presente al fatto e lo ha descritto.

Dopo gli eventi del 1983, per il pittore Pino Casagrande iniziò una lunga e contrastata storia "carismatica". Inoltre questa ed altre immagini, anche di Maria SS, gli sarebbero state donate ancora molte altre volte in analoghe circostanze. Le "Edizioni Segno" hanno pubblicato un libro su Casagrande e la sua vicenda. Sono seguite però aspre critiche e accuse di ciarlataneria. Tutto è possibile, "chi è in piedi, cerchi di non cadere". Gli uomini possono anche usare male i doni ricevuti. Ciò non toglie che l'episodio iniziale possa essere autentico. Il sacerdote che ha testimoniato era di grande serietà e prudenza.


(per ingrandire cliccare sulla foto)

volto santo

Estratto dal periodico: "Amici del Getsemani"

Gesù col suo SANTO VOLTO dona agli Amici del Getsemani il segno della sua Presenza reale nell'Eucaristia ed un impegno di penitenza.


Mentre diamo questa strabiliante notizia siamo ancora sotto profonda emozione.
Dall'8 al 15 agosto 1983 si è svolta a Colma di Valduggia (VC) la seconda convivenza per gli Amici del Getsemani: circa 50 da varie parti d'Italia.
Ogni giorno dalle ore 11,30 alle 12,30 c'era un'ora di adorazione solenne nella chiesa parrocchiale. Ogni sera venivano dalla vicina Borgosesia alcuni che l'anno scorso avevano aderito agli Amici del Getsemani per pregare assieme a noi: S. Messa e Rosario dopo cena, tra cui anche il pittore Pino Casagrande. Costui, sabato 13 agosto si è sentito spinto a venire però al mattino, anziché la sera, ed ha portato con sé la macchina fotografica: una Polaroid. Arrivato verso le 11 ha preso parte con noi all'Adorazione. Ad un certo momento, erano circa le ore 12, ha sentito un impulso interiore di scattare una foto all'Altare dove c'era l'Ostensorio tra fiori e candele.

Durante quell'ora santa sono avvenute due cose:
1) Paolo Gamberini di Ravenna, che guidava benissimo la liturgia e i canti, ad un tratto - come poi lui stesso ha rivelato - ha chiesto a Gesù un «segno» per la sua vocazione, se andare o no, tra i Gesuiti.
2) Anna Dellasanta di Lugano - Svizzera, aveva chiesto in preghiera a Gesù: «Signore perché non ti fai vedere qualche volta?» «Ma no - aveva poi aggiunto subito - non ne siamo degni».
Ebbene che cosa è successo, quando il pittore ha scattato la foto? Dopo qualche istante ha guardato la pellicola (era ancora umida), è impallidito e l'ha mostrata a Paolo e ad altri che erano più vicini. Anziché apparire - come era logico - l'Ostensorio con l'Ostia santa, è apparso addirittura il VOLTO SANTO di Gesù in atteggiamento di dolce mestizia. Io che l'ho visto solo al termine dell'Adorazione, perché ero in avanti e non m'ero accorto di nulla, ho osservato che dal volto di Gesù promanano dei raggi, ed ha uno sguardo che sa d'infinito, rivolto verso l'alto. Dopo il primo senso di sbalordimento ci siamo chiesti che cosa vorrà il Signore da noi, e nel pomeriggio ci siamo di nuovo ritrovati in Chiesa e, davanti al SS.mo esposto all'adorazione, per un'ora e mezza tra canti, preghiere e lettura della Parola di Dio, abbiamo fatto il discernimento. Dal che è venuto fuori che dovevamo interrogare i testimoni oculari dell'avvenimento; il pittore, Paolo, Anna, ed altri più vicini al fatto, i quali hanno rilasciato una dichiarazione sull'autenticità della foto scattata alle ore 12. Poi abbiamo preso 3 decisioni:
1) la sera a cena tutti a digiuno (pane e acqua) e così abbiamo fatto.
2) Quella notte dal 13 al 14 agosto l'avremmo passata tutta in adorazione ininterrotta dalle ore 22,30 alle 7,30 del mattino, davanti al SS.mo esposto nelle 3 cappelline dalle due Case di Preghiera di Colma. Così in turni di un'ora e mezza tutti siamo stati ad adorare Gesù Eucaristia. Qualcuno ha fatto due o tre turni di adorazione e come erano felici.
3) Nel pomeriggio di domenica 14 abbiamo poi fatto una Processione Eucaristica di Riparazione per le vie del paese. Sono venuti anche da Borgosesia e Vercelli - Paolo Gamberini ha poi dichiarato che in quel momento della foto ha sentito una voce interiore: "Vieni e seguimi»: quindi andrà tra i Gesuiti.
- Il pittore Pino, tornato tra noi il 15 pomeriggio, ci ha confidato che per due notti non è riuscito a dormire per l'impressione ricevuta.
- Una Suora di Voghera, testimone oculare del fatto ha riconosciuto pubblicamente che quel «segno» è diretto anche alle Suore, che dovranno convertirsi.
Per noi, Amici del Getsemani, quale segno ha voluto dare Gesù? 1) Che nell'Eucaristia c'è proprio LUI, vivo e vero nella Presenza Reale.
2) Che alla «veglia riparatrice» del giovedì notte, dovremo aggiungere una forma di penitenza col digiuno. Vi proponiamo di farlo la sera del 1° venerdì del mese, e chi è più generoso, anche la sera di ogni venerdì.

Don Vittorio Guidotti